Un viaggio per risvegliare le radici cristiane dell'Europa, per lanciare al Vecchio Continente un messaggio di accoglienza e apertura. Un viaggio, infine, per tendere la mano alla comunità ortodossa: Bergoglio ha iniziato ieri una visita di tre giorni tra Bulgaria e Macedonia del Nord e arriva in una Sofia uggiosa e senza folle ad attenderlo.
«Bulgaria, luogo d'incontro tra molteplici culture e civiltà, ponte tra l'Europa dell'est e quella del sud, porta aperta sul vicino oriente», la definisce subito il pontefice appena atterrato a Sofia, dove ad accoglierlo ci sono il primo ministro Boyko Borisov e il presidente della Repubblica Rumen Radev.
Una terra «in cui affondano antiche radici cristiane» e dove «la diversità, nel rispetto delle specifiche peculiarità, è vista come un'opportunità, una ricchezza, e non come motivo di contrasto». Condanna, Francesco, ogni strumentalizzazione delle religioni, chiamate invece «a promuovere armonia e concordia» per sconfiggere «coloro che cercano con ogni mezzo di manipolarla e strumentalizzarla».
Ma il cuore del discorso di Papa Bergoglio è l'emigrazione. Un messaggio forte e chiaro che giunge a tre settimane dal voto in cui i Paesi dell'Unione europea sono chiamati ad esprimersi. «La Bulgaria, come tanti altri Paesi del vecchio continente - sottolinea il Pontefice - deve fare i conti con quello che può essere considerato come un nuovo inverno: quello demografico, che è sceso come una cortina di gelo su tanta parte dell'Europa, conseguenza di una diminuzione di fiducia verso il futuro. Inoltre, la Bulgaria si trova a confrontarsi con il fenomeno di coloro che cercano di fare ingresso all'interno dei suoi confini, per sfuggire a guerre e conflitti o alla miseria, e tentano di raggiungere in ogni modo le aree più ricche del continente europeo, per trovare nuove opportunità di esistenza o semplicemente un rifugio sicuro. E a voi, che conoscete il dramma dell'emigrazione, mi permetto di suggerire di non chiudere gli occhi, il cuore e la mano come è nella vostra tradizione a chi bussa alle vostre porte», ammonisce il Pontefice.
Sul tema delle radici cristiane dell'Unione europea, il Papa era già intervenuto durante il volo che da Roma lo portava a Sofia. Conversando con il giornalista del Tg2, Enzo Romeo, autore del volume «Salvare l'Europa», il Papa ha subito esclamato: «Mi piace questo titolo!».
Il libro racconta il segreto della bandiera europea, le stelle in campo blu come segni che rimandano alla corona e al velo della Madonna, e Francesco ha scherzato: «Non hanno voluto citare le radici cristiane, ma Dio si è vendicato!».
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