"In quel parco la tempesta perfetta"

Il leader degli Stadio ha suonato con il Blasco. E poi l'alba a Rimini

"In quel parco la tempesta perfetta"

Oplà, dopo il Modena Park, Gaetano Curreri è volato in elicottero con Vasco fino a Rimini e poi ha fatto l'alba cantando Albachiara sulla spiaggia in mezzo ai vascomaniaci. Uno degli amici decisivi della carriera di Vasco Rossi (nonché grande autore e musicista), Gaetano Curreri sul palco di Modena ha suonato la splendida introduzione di Anima Fragile e poi il piano di Albachiara. Era tesissimo perché «provateci voi a suonare per quattro minuti da soli davanti a 230mila persone. Tutto il concerto è stata la tempesta perfetta». E poi alla fine l'adrenalina è diventata spericolata come ai bei tempi.

Però chi l'avrebbe detto, caro Curreri, che avrebbe improvvisato di notte a centinaia di chilometri da Modena.

«Sono arrivato, ho preso una tastierina Casio da 50 euro perché il mio pianoforte Yamaha non ci stava sull'elicottero e, intorno alle 5 e un quarto, ho iniziato quatto quatto l'introduzione di Albachiara. E il pubblico boom!».

Cioè?

«Ha cantato tutto il brano a memoria. E l'ha fatto due volte, sempre seguendo il mio piano. Un'emozione unica».

E poi?

«Poi stava arrivando davvero l'alba e allora ho augurato ai cinquemila fan una splendida giornata». (citando un brano famoso del primo Vasco - ndr).

E Vasco?

«Non c'era, era già andato a riposare».

Pochi lo conoscono meglio di lei.

«Da ragazzi ero il suo Betoten, perché ho una formazione musicale classica e lo disturbavo con le mie regoline da studente di pianoforte».

In effetti, Curreri, sul palco di Modena l'ha suonato molto bene: la gente era a bocca aperta.

«Con Vasco avevamo deciso di fare una lunga introduzione nel quale citavo anche pezzi del passato remoto come Jenny o Silvia, i primi due brani che ha pubblicato. Il pubblico li ha riconosciuti e abbiamo fatto una specie di karaoke con 230 persone. Poi è partita Anima fragile, che non è più quella che ci siamo inventati io e lui, ma una bomba hard rock».

E adesso?

«Io vado in tour con Paolo Fresu. Così, come si dice sempre con Vasco, imparo e porto a casa nuove ispirazioni».

Vasco è ispirato adesso?

«Senza dubbio ha una voce che non so dove la tiri fuori. Impeccabile».

Se lo dice lei che non ha problemi a criticarlo....

«Ormai mi chiama il suo cotutto, a tutti gli effetti il suo coautore e complice».

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