Coronavirus

Pasqua 2020, fuga dalla città. Droni, controlli e posti di blocco

Nel mirino le seconde case che con il bel tempo potrebbero essere prese d'assalto. La direttiva ai prefetti sul giro di vite

Pasqua 2020, fuga dalla città. Droni, controlli e posti di blocco

Pasqua blindata. Il ministero dell'Interno dispone controlli capillari e intensificati lungo tutte le direttrici stradali autostradali verso i luoghi di villeggiatura. Nel mirino del Viminale ci sono le seconde case: l'obiettivo è evitare l'esodo pasquale che complice il bel tempo farebbe riversare sulle strade migliaia di persone.

«I controlli sugli spostamenti affidati alle forze di polizia sono stati rafforzati - ha spiegato al Corriere il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese - per scongiurare i trasferimenti nelle seconde case e nelle località turistiche; chi non potrà giustificare i propri spostamenti verrà sanzionato. Capisco che, chiusi in casa e con l'arrivo della bella stagione, gli italiani abbiano un gran desiderio di tornare alla normalità. Ce la faremo, ma non si può abbassare la guardia adesso con atteggiamenti irresponsabili. Sarebbe un peccato vanificare, proprio ora che s'intravede un po' di luce, l'immane sforzo compiuto dall'intera nazione, a partire dal personale sanitario che ha già pagato un tributo altissimo».

Il capo di Gabinetto del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha firmato una direttiva ai prefetti affinché rafforzino le verifiche. La circolare ricorda che «non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico». L'obiettivo è «garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza». Insomma, deterrenza. Nella Bergamasca ma anche nelle grandi città verranno usati elicotteri e droni, quelli che sino a qualche tempo fa si vedevano solo nei video di Wuhan, in Cina. Sorvoleranno lungomare, parchi e valli per intercettare possibili violazioni dei divieti. E poi la vigilanza su strade, autostrade e stazioni sarà intensa da oggi fino a pasquetta.

Solo giovedì le forze di polizia hanno controllato 295.554 persone e 100.488 tra esercizi commerciali e attività. Oltre 10mila i cittadini sanzionati per non aver rispettato le misure, 57 denunce per falsa dichiarazione sulle autocertificazioni e ancora altre 32 per violazione dell'obbligo di quarantena. In alcuni casi persone positive al virus ma trovate fuori casa. A Roma sono partiti i controlli eccezionali con 2mila agenti dispiegati ogni giorno. Posti di blocco sono previsti in tutta la città sul Grande raccordo anulare e check point sulle vie d'uscita dalla Capitale. Ieri lunga fila si era creata proprio sul raccordo, tra Casilina e Prenestina, perché la polizia controllava ogni singola automobile.

Occhi puntati sulle località turistiche laziali da Sabaudia al Circeo. Diversi sindaci del pontino hanno chiesto ai loro cittadini di segnalare eventuali arrivi e riaperture di seconde case. Occhi aperti anche all'Argentario e in Maremma. Anche la Liguria con i suoi litorali è blindata, così come Venezia, Ischia, Capri, Amalfi. Blindata la provincia di Trento: «Niente scampagnate, biciclette o pic nic», fa sapere la prefettura. La Lombardia, la regione più colpita dal Covid19, ripete di non allontanarsi. Eppure, dice il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, «stiamo vedendo nei comuni sulle direttrici verso i luoghi di villeggiatura più movimenti: daremo questo dato alle prefetture per le verifiche.

Rivolgiamo ancora l'appello a restare a casa, spostarsi vuol dire spostare il contagio: questa è l'unica arma che conosciamo».

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