Passa il "ddl Zan mascherato": proteste al Senato

Mentre si sta votando un testo di legge che vieta le pubblicità sessiste e discriminatorie lungo le strade, FdI propone degli emendamenti per cancellare i riferimenti al gender. Il Governo mette la fiducia e, stavolta, evita figuracce alla maggioranza

Passa il "ddl Zan mascherato": proteste al Senato

Archiviata la "guerra" sul ddl Zan, è di nuovo bagarre, al Senato, su un tema legato ai diritti. Stavolta il motivo del contendere era un emendamento, presentato dal Pd, che si proponeva di vietare la pubblicità sessista lungo le strade. Il testo è già passato al vaglio di Montecitorio. Fratelli d'Italia, pensando di creare qualche imbarazzo in seno alla maggioranza, ha chiesto che venisse abolito, con il voto segreto. A quel punto, però, per evitare possibili sorprese (nuovi scivoloni) il Governo ha posto la fiducia, facendo così passare il Dl trasporti.

Ma cosa diceva di preciso l'emendamento ? In buona sostanza introduceva il divieto di "qualsiasi forma di pubblicità (sulle strade ma anche sui veicoli, ndr) il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche".

Tutto risolto, dunque? Nemmeno per idea. FdI va di nuovo all'attacco e, con tre emendamenti che potremmo definire "chirurgici", o ben mirati, cerca di eliminare ogni riferimento all'identità di genere, con particolare riferimento alla percezione individuale, slegata dall'anagrafe (il tema caro alla comunità lgbt e alla sinistra). Uno dei temi che è stato al centro dello scontro, durissimo, sulla legge Zan. Il senatore Lucio Malan spiega così l'iniziativa del proprio partito, puntando il dito contro la maggioranza: "Si tenta di reintrodurre l'identità di genere, tipica espressione della nefasta ideologia gender, appena respinta nel ddl Zan". E chiede ancora una volta il voto segreto. Quello stesso che ha affossato il ddl Zan.

Come va a finire? La presidente Casellati inizialmente è a favore.

Poi interviene il Governo e, di nuovo, pone la fiducia. Stavolta la legge passa così com'è, incluso il riferimento alla contestata identità di genere. Le polemiche in aula non sono mancate. Lo scontro tra il centrodestra e la sinistra ancora una volta si infiamma.

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