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"Mi ritiro dalle primarie". Cancelleri s'immola per salvare Conte

Il senatore 5S Giancarlo Cancelleri rinuncia a correre per le primarie di centrosinistra in Sicilia, togliendo Conte e Grillo dallo scontro politico sul vincolo del doppio mandato che rischiava di azzoppare ulteriormente l'avvocato. "La discussione era paradossale"

"Mi ritiro dalle primarie". Cancelleri s'immola per salvare Conte

La solita montagna che partorisce il topolino. Un nulla di fatto per allungare la vita al Movimento. Dopo giornate di caos, i Cinque Stelle trovano il modo di salvare se stessi. In mattinata, il sottosegretario pentastellato Giancarlo Cancelleri ha comunicato di aver rinunciato alla propria candidatura alle primarie del centrosinistra per le prossime regionali in Sicilia. Una mossa dal forte valore politico, nonché un favore a Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Per consentire la corsa elettorale al senatore, infatti, i 5S avrebbero dovuto approvare una speciale deroga al vincolo del doppio mandato. Argomento delicatissimo, che nelle scorse ore aveva letteralmente infiammato il dibattito all'interno del partito grillino.

"Dopo circa tre giorni nei quali la discussione a Roma era diventata a tratti paradossale e assurda ho deciso di ritirare la mia candidatura alle primarie", ha comunicato Cancelleri, scusandosi con Giuseppe Conte "per averlo messo in difficoltà, anche se non per una colpa specifica". La possibile candidatura del senatore pentastellato aveva messo l'ex premier al centro di un fuoco incrociato: da una parte la necessità di proporre un nome in Sicilia perorata dai parlamentari 5S, dall'altra i ripetuti "no" di Beppe Grillo alle deroghe sul doppio mandato. Ora, ha continuato Cancelleri nel corso di una confenza stampa, "ci sono 5-6 persone che aspettano il via libera per candidarsi, rimangono in campo valide alternative". Tra i nomi sul tavolo, quelli di Luigi Sunseri, Nuccio Di Paola e Barbara Floridia.

Ma il tempo corre: le candidature vanno presentate entro le 23.59 di oggi, 30 giugno. "Non me la sono sentita di diventare il pomo di una discussione che è molto seria e di vedere i due esponenti di punta, Grillo e Conte, venire messi in difficoltà davanti alle telecamere perchè l'unica domanda che veniva posta era se Cancelleri possa candidarsi o meno", ha ammesso lo stesso sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, precisando di non voler affatto lasciare il Movimento. Al contempo, l'esponente pentastellato ha svelato di non essersi confrontato con Grillo, "non perché ci siano problemi con lui, ma perché in questa fase mi devo confrontare con la parte politica e con il presidente del M5S".

Poi la risposta secca a chi gli chiedeva se l'ex premier fosse stato indebolito da questa vicenda. "No, Conte è una persona che davanti alle difficoltà ne esce a testa alta. E tutto questo lo sta rafforzando. Pur tra mille difficoltà non sta mollando, ma sta credendo che si può ridisegnare il Movimento su parole nuove e più moderate", ha affermato Cancelleri. Secondo alcuni, invece, il passo indietro del senatore siciliano sarebbe stato l'ennesimo salvagente offerto alla leadership pericolante del capo politico.

Un passo falso o azzardato sulla Sicilia, riferiscono fonti interne al Movimento, avrebbe azzoppato ulteriormente Conte, che in queste ore sta affrontado anche i crescenti attriti con il governo.

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