Patto tra i Berlusconi e Fi. Pier Silvio: non mi candido

L'incontro a Cologno con Marina, Tajani, Letta e Pellegrino (Fininvest): "Confermata la collaborazione"

Patto tra i Berlusconi e Fi. Pier Silvio: non mi candido
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Un nuovo patto tra la famiglia Berlusconi e Forza Italia per sostenere in maniera fattiva il partito e tenere vivo il pensiero, il retaggio e lo spirito di colui che ha dedicato trent'anni della sua vita a questa creatura politica.

Il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani arriva a Cologno Monzese in tarda mattinata per incontrare i figli di Silvio Berlusconi, la presidente del gruppo Mondadori, Marina, e l'ad di Mediaset Pier Silvio. Al pranzo di lavoro, durato oltre due ore, è presente l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e storico braccio destro del fondatore di Forza Italia, Gianni Letta, e Danilo Pellegrino, amministratore delegato di Fininvest.

La riunione è convocata per fare il punto della situazione prima della pausa estiva, ma anche per fugare alcune voci circolate nelle ultime settimane. È lo stesso Pier Silvio ad allentare le ipotesi relative a una sua discesa in campo, "non mi candido", ribadisce al segretario. Ma la famiglia Berlusconi rassicura e sottolinea che il legame con Forza Italia è "indissolubile" e l'intenzione è quella di rendere la collaborazione sempre più "operativa e propositiva", fornendo non solo quel sostegno finanziario che non è mai mancato - nel triennio 20222024 sono stati donati complessivamente 1,5 milioni di euro. Con l'ultima tranche del 2025, il totale sale a 2 milioni di euro - ma anche un contributo di idee e di proposte.

"È andata molto bene, è stato un incontro molto positivo che riconferma la collaborazione stretta, il patto tra la famiglia Berlusconi e Forza Italia per il futuro" racconta Tajani dopo l'incontro. "Ci continueremo a confrontare perché loro vogliono continuare a sostenere il partito con le idee e le proposte, sarà una collaborazione attiva. Ci vedremo anche più spesso per confrontarci sui temi, nel segno di un legame, una vicinanza e una solidarietà che non è mai venuta meno. Per noi la presenza della famiglia è importantissima, arricchisce Forza Italia".

Un incontro tra la primogenita del Cavaliere e Antonio Tajani si sarebbe dovuto tenere circa due settimane fa nella casa milanese della presidente di Mondadori, ma poi era stato rinviato perché il ministro degli Esteri era in partenza per una missione a Washington e i tempi sarebbero stati troppo stretti. "Ascolto sempre i consigli che arrivano dagli amici", aveva assicurato il ministro degli Esteri entrando a Cologno.

Quando Tajani parla di contributo di idee e proposte, il pensiero va subito al nuovo manifesto di Forza Italia in fase di scrittura, di cui ha parlato in una intervista a Libero. Un documento la cui preparazione sta proseguendo sotto la regia di Andrea Orsini e che verrà presentato a settembre. "Sarà un nuovo manifesto della libertà che aggiornerà quello del 1994. Siamo al lavoro, il coordinamento è di Andrea Orsini che era un po' il ghost writer di Berlusconi" racconta Tajani. "Lavoreremo sui testi di Paolo Del Debbio, ascolteremo le categorie economiche. Il manifesto della libertà, della libertà economica, serve a dare un'identità forte a Forza Italia e a differenziarla da Lega e Fratelli d'Italia. Più il centrodestra è plurale, più consensi attrae. Forza Italia deve prendere oltre ai voti di chi crede in un'economia liberale, nella lotta alla pressione fiscale, nelle battaglie garantiste anche i consensi di quei centristi delusi dal centrosinistra. Se il centrodestra rimane centro-destra, noi possiamo attrarre quei consensi e far crescere la coalizione".

Si lavorerà anche sullo Statuto del partito con una modifica tanto operativa quanto

simbolica: i coordinatori regionali non saranno più nominati dal leader, ma eletti dagli iscritti. Una scelta che va nella direzione di rafforzare la collegialità, dare più voce ai territori e promuovere il rinnovamento.

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