Coronavirus

La pazza idea di Trump: "Iniezioni di disinfettante"

Polemiche sulla proposta anti-Covid del "tycoon". Gli esperti: "Non fatelo". E lui: "Solo sarcasmo"

La pazza idea di Trump: "Iniezioni di disinfettante"

New York. Semmai fosse stata una battuta, questa volta Donald Trump ha sbagliato nei toni, visto che a tanti è parsa una proposta concreta che ha scatenato un putiferio in America e non solo. Il presidente, nel corso della conferenza stampa quotidiana alla Casa Bianca, ha suggerito la possibilità di fare ricorso a luce solare, raggi ultravioletti, e persino a un'iniezione di disinfettante per uccidere il coronavirus e ripulire i polmoni. E pur se in seguito ha spiegato che si trattava di una «proposta sarcastica», questo non è bastato a calmare le acque.

«Supponiamo di colpire il corpo con una luce tremenda, che si tratti di ultravioletti o solo di una luce molto potente, non credo questo sia stato sperimentato nei test», ha detto rivolgendosi a Bill Bryan, capo della divisione scienza e tecnologia del Dipartimento di sicurezza nazionale, che ha portato avanti una ricerca secondo cui il virus resiste meno a lungo con temperature calde e umide. «Il disinfettante lo elimina in un minuto - ha proseguito il tycoon -. Esiste un modo in cui possiamo fare qualcosa del genere mediante un'iniezione all'interno, quasi una pulizia? Entra nei polmoni, quindi sarebbe interessante verificarlo».

Parole che hanno immediatamente spinto gli esperti ai quattro angoli del paese a bollare il messaggio come «improprio». «Questa idea di iniettare nel corpo o ingerire qualsiasi tipo di prodotto disinfettante è irresponsabile e pericolosa», ha avvertito lo pneumologo Vin Gupta, affermando che «è un metodo comune che le persone utilizzano quando vogliono uccidersi». «Come leader globali di prodotti per l'igiene e la salute abbiamo l'obbligo di chiarire che in nessuna circostanza i nostri prodotti devono essere somministrati all'interno del corpo umano», ha precisato poi il produttore britannico RB, titolare del Lysol, marchio di prodotti disinfettanti più diffuso negli Usa. «Stavo rispondendo a una domanda in maniera sarcastica a giornalisti come te, così per vedere cosa succedeva», ha ribattuto il presidente rispondendo a un reporter. Mentre la portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha accusato i media di «riportare irresponsabilmente fuori contesto» le parole del presidente. Affermazioni che non hanno placato il polverone e le critiche dei detrattori, i quali anzi hanno rincarato la dose, definendo la spiegazione di Trump un'affermazione falsa. Ieri, inoltre, la Food and Drug Administration (Fda) ha pure messo in guardia sull'uso di due farmaci anti-malaria che per il tycoon potrebbero essere efficaci per curare il virus, l'idroclorochina e la clorochina. L'Fda ha spiegato che potrebbero avere effetti collaterali gravi - come «seri problemi cardiaci» - e vi si deve ricorrere solo nell'ambito delle sperimentazioni di ospedali e cliniche. Intanto negli Usa il bilancio delle vittime per il coronavirus ha superato i 50mila morti, mentre i contagiati sono oltre 880mila, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University. A New York, epicentro dell'emergenza negli Stati Uniti, i decessi nelle ultime ventiquattr'ore sono stati 422, il numero più basso ad aprile. E mentre il vicepresidente Mike Pence ha assicurato che entro un mese il peggio sarà alle spalle, Trump ha firmato il nuovo pacchetto di aiuti da 484 miliardi di dollari per le piccole imprese e gli ospedali passato dal Congresso.

Fondi che vanno a rifinanziare il piano per le Pmi che aveva esaurito in pochi giorni i 350 miliardi precedentemente stanziati.

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