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Il Pd apre alla maxi sanatoria: via il tetto ai flussi di migranti

Nel dl Sicurezza c'è anche la conversione facilitata dei permessi di soggiorno. Ira centrodestra: "Criminale"

Il Pd apre alla maxi sanatoria: via il tetto ai flussi di migranti

In un momento di forte crisi dovuta alla pandemia la maggioranza, incurante dei rischi per gli italiani, toglie le quote massime per lavoro subordinato di stranieri regolari ammessi nel territorio italiano e fa insorgere il centrodestra. Il blitz si è consumato ieri in commissione Affari costituzionali della Camera, dove è stato approvato un emendamento al decreto Migranti, che modifica i decreti Sicurezza voluti da Matteo Salvini. La modifica porta come firmatario il nome del deputato Pd Stefano Ceccanti.

Con il decreto Flussi il governo ogni anno, entro il 30 novembre, stabilisce «le quote di ingresso dei cittadini stranieri non comunitari che possono entrare in Italia per motivi di lavoro subordinato, autonomo e stagionale». Qualora non venga pubblicato, il presidente del Consiglio può emanare una normativa specifica in via transitoria.

L'emendamento approvato elimina il termine di fine novembre e toglie il tetto al numero dei migranti regolari in ingresso. I deputati leghisti in commissione Affari costituzionali Igor Iezzi, Simona Bordonali, Ketty Fogliani, Cristian Invernizzi, Nicola Molteni, Alberto Stefani, Gianni Tonelli, Gianluca Vinci, Edoardo Ziello sono scesi sul piede di guerra.

«Sanatoria criminale - dichiarano -. Gravissimo lo stop al tetto delle quote nei decreti flussi approvato nel decreto Sicurezza con un emendamento del solito Pd. Aprire le porte a tutti, di fronte a una crisi epidemiologica dilagante come questa, è inaccettabile per il sistema paese e per gli italiani. Peraltro, con il rischio di far entrare più stranieri di quanti l'Italia possa assorbire e ingrossare così le fila della criminalità». La presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini rincara la dose: «Una misura ideologica senza senso e fuori dal tempo, perché quando finirà il blocco dei licenziamenti alla marea di disoccupati italiani si aggiungeranno gli immigrati surrettiziamente regolarizzati dal Pd». Ma c'è un altro punto su cui la Lega ha ribattuto fortemente. Nel decreto Immigrazione si prevede infatti che chiunque potrà richiedere permessi di soggiorno (ad esempio per calamità naturale) che potranno essere convertiti in permessi di lavoro. «In questo modo - spiega il deputato Nicola Molteni - nessun migrante sarà più espulso e l'Italia accoglierà chiunque. In un momento in cui nel Paese, a causa della pandemia, non c'è lavoro neanche per gli italiani, ci ritroveremo gente che ha permessi per rimanere e che non sarà più espulsa. Riempiranno l'Italia di questa gente. Diventerà un mangimificio dell'immigrazione. Una vergogna, una cosa inaccettabile su cui la Lega non smetterà di dare battaglia». Un decreto Immigrazione, insomma, che punta a far diventare il Paese un vero e proprio campo profughi a discapito dei cittadini.

Peraltro, il numero dei migranti in Italia sta crescendo esponenzialmente: al 1 gennaio 2020 i minori stranieri iscritti alle anagrafi comunali erano un milione e 78mila, ovvero un quinto della popolazione straniera presente in Italia.

La Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) fa sapere che «è significativa la fascia dei giovanissimi fino ai 7 anni, che costituiscono il 50% dei minori stranieri».

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