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Pd, ombre sulle comunali a Napoli: down candidata a sua insaputa

La denuncia di una mamma: "Mia figlia down candidata a sua insaputa". Era in lista con la piddì Valeria Valente. Scoppia la polemica

Pd, ombre sulle comunali a Napoli: down candidata a sua insaputa

Una giovane down ha scoperto di essere stata candidata alle ultime elezioni al Consiglio comunale di Napoli quando la Corte di Appello le chiesto di presentare il rendiconto delle spese e dei contributi elettorali. Come denuncia il Mattino, la 23enne Federica è stata collocata al sedicesimo posto della lista civica a sostegno della candidata piddì Valeria Valente.

I genitori della ragazza sono andati a Palazzo San Giacomo, nella sede del Comune, per spiegare l'equivoco e sarebbe risultato che diversi ragazzi disabili sarebbero stati candidati alle comunali di Napoli alle ultime amministrative. "La presentazione delle liste alle ultime comunali di Napoli nel 2016 sono state un delirio. Diverse liste e candidature sono state escluse dalla competizioni per errori formali o sostanziali. Ad oggi - dichiarano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini - addirittura ci sono ancora dei ricorsi pendenti per alcune municipalità". Adesso non resta che verificare in modo chiaro e inequivocabile come sono andate le cose.

"Se qualcuno ha inserito a loro insaputa dei disabili alle elezioni sarebbe di una gravità inaccettabile e dovrà risponderne in tutte le sedi e anche davanti alla propria coscienza - tuonano i consiglieri - noi da tempo richiediamo un sistema diverso per la presentazione delle liste che agevoli la democrazia con documentazioni semplici ma sanzionando sia amministrativamente che penalmente chi sbaglia volutamente cercando di aggirare le regole". Gli occhi sono tutti puntati sul Partito democratico. "Se fosse tutto confermato, sarebbe scandaloso quanto emerge da Napoli in queste ore. Il Pd si mostrerebbe ulteriormente un partito in cui attecchiscono comportamenti ignobili. Non solo scollato dai veri bisogni dei cittadini, ma addirittura capace di speculare in modo vergognoso sulle persone più deboli", dicono i deputati M5S della commissione Affari sociali. "Sembra che non si tratti nemmeno di un caso isolato. Assumeremo iniziative in Parlamento per capire cosa sia successo davvero. Intanto colpisce che Valente non abbia nemmeno chiesto scusa.

Almeno a nome del suo partito", chiudono gli eletti Cinquestelle.

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