"Credo che dobbiamo accelerare per portare avanti importanti provvedimenti come la legge sull'acqua pubblica, la legge per sottrarre alla politica regionale la nomina dei dirigenti nella sanità pubblica, una legge per tagliare lo stipendio ai parlamentari, il salario minimo. Queste sono leggi che fanno parte del contratto di governo e quindi è chiaro che il nostro interlocutore sono le forze di governo ma se il Pd vuole votare, magari ha l'occasione per redimersi da per tutto quello che non ha fatto quando era al governo". Risponde così, Luigi Di Maio, dopo la proposta del capogruppo Pd, Graziano Delrio, che si diceva pronto a un dialogo con il Movimento 5 Stelle.
"No, grazie" era stata la reazione di Di Maio, che su Facebook, aveva aggiunto: "È curioso che proprio oggi il Pd si svegli dopo che ha avuto 20 anni per concretizzare queste due proposte".
Ma la frecciatina non è certo passata inosservata e i rappresentanti dei democratici sono passati all'attacco. Delrio lamenta la presenza, in Parlamento, di un governo "che continua sulla strada della incompetenza e dell'arroganza", chiudendo ogni possibilità di dialogo e ogni strada per risolvere i problemi dell'Italia. "Se c'è qualcuno che deve chiedere scusa dei propri errori e dei danni causati al Paese questo è Di Maio con il suo alleato Salvini di cui si vergogna", dice infine.
Sul piede di guerra anche la deputata Pd, Maria Elena Boschi, che su Facebook risponde all'attacco di quello che secondo lei è il "ministro della Disoccupazione": "Con un movimento politico che ha nel proprio DNA assistenzialismo, giustizialismo, incompetenza e che ha riportato il Paese in recessione, noi non abbiamo niente da condividere".
Dello stesso parere anche il senatore Pd Dario Parrini, secondo cui Di Maio "dovrebbe
scusarsi con milioni di italiani per come li ha imbrogliati e per come il governo li sta danneggiando". Per questo, l'invito alla redenzione del Pd è "ridicolo": la sua è "una faccia tosta illimitata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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