Come come? Massimo Giletti osa trattare male quel sant'uomo di Mario Capanna? Il conduttore de L'Arena alza la voce su quel benefattore di Democrazia proletaria? Si azzarda a dire che il vitalizio che l'ex deputato comunista intasca per essersi seduto in Parlamento dal 1983 al 1987 è una vergogna? Ma come si permette questo Giletti di mettere in riga il leader del movimento giovanile del '68? Adesso Giletti pagherà cara questa intollerabile insolenza nei confronti del salvatore della Patria, Capanna. A impugnare il forcone, guarda un po', è il democraticissimo Partito democratico. Democratico, sì, solo quando fa comodo a Matteo Renzi. Michele Anzaldi, deputato Pd e segretario della commissione di Vigilanza Rai, non ha dubbi: «È opportuno che il direttore generale chiarisca visto che il servizio pubblico è pagato con quasi 2 miliardi di euro dei cittadini. Proporrò all'ufficio di presidenza della Vigilanza di ascoltarlo». La ghigliottina democratica si è alzata. Peraltro ieri il Pd ha fucilato anche un altro programma Rai: Presa diretta di Riccardo Iacona. «Falso dire che il governo Renzi sta continuando a tagliare sulla scuola pubblica», tuona la sconosciuta senatrice Francesca Puglisi, responsabile Pd scuola.
Ora la lama poggia sul collo di Giletti. E solo per uno scambio di vedute sui vitalizi tra il padrone di casa e il suo ospite. Capanna, che è stato anche eurodeputato nel 1979, a domanda risponde: «Prendo un vitalizio di 5mila euro al mese, ma non sono un privilegiato». Giletti, per aver fatto il giornalista, rischia la sanzione. «Non credo che Anzaldi rappresenti la totalità del Pd - commenta Giletti -. Io rispondo al mio direttore generale e a 4 milioni e mezzo di telespettatori». Dalla parte di Giletti la deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè, che parla di «ennesimo abuso del regime renziano. La politica, e Renzi, stiano fuori dalla Rai e bene ha fatto Giletti a incalzare un ex politico ipocrita e furbetto». «Sono contento che la Santanchè abbia compreso la mia onestà intellettuale - risponde Giletti -. Le persone vere come lei si vedono nei momenti difficili».
Giletti ha messo fine alla discussione raccontando la storia di Isabella, una donna con quattro figli che ogni mattina si alzava alle 4, prendeva il pullman da Pomezia, arrivava alla stazione Termini, saliva in metro per essere a lavoro alle 7. È morta di infarto. «Io lavoro per questa gente, non per lei!». Giletti si alza e se ne va, scaraventando per terra il libro Mario Capanna - Storie di un impegnato . «È stato un normale e acceso scontro su idee diverse che guarda caso riguardano la parola vitalizio, che scopro essere ancora un tabù. Le pagine di quel libro erano già state stracciate da quello che ha detto Capanna quando mi ha accusato di raccontare cose false e che non gli va di pagare il canone per guardare chi come me dice cazzate e coglioneggia la gente. Comunque dopo ho raccolto il libro e gli ho chiesto anche scusa».
Ma Anzaldi insiste: «È opportuno che conduttori strapagati si azzuffino con gli ospiti mentre si parla di super-stipendi?».
Giletti gli risponde: «Mi fa un po' ironia notare che ci si fermi alla superficie e non si vada al contenuto della questione. Piuttosto dovrebbero complimentarsi con la Rai per il grande prodotto giornalistico che facciamo». Ma figurati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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