Blitz di Forza Nuova al Gay center di Roma

"La perversione non sarà mai legge". La Cirinnà: "Ora approvare legge contro l'omofobia"

Blitz di Forza Nuova al Gay center di Roma

Blitz di Forza Nuova nella sede del gay center nel quartiere romano di Testaccio. Il giovane Alessio Costantini, candidato al Comune di Roma, ha fatto un’irruzione pacifica ma decisa al grido di “Le unioni civili non saranno mai legge”. Parole ripetute dal militante di Forza Nuova che ha aggiunto: “L’unica famiglia è madre, padre e figli. Avete capito?” prima di affiggere alla porta d’ingresso del gay center un volantino che conteneva un messaggio molto chiaro: “La perversione non sarà mai legge”.

L’azione di protesta, compiuta contro la legge delle unioni civili, è stata ripresa e il video è stato pubblicato sul profilo Facebook di Costantini che, poi, con un altro post ha spiegato il senso del suo blitz. “Il testo approvato nei giorni passati dal Parlamento – spiega il militante forzanovista - per noi non ha alcun valore legale. Invochiamo il diritto di resistenza a una legge anticostituzionale che stravolge le leggi della natura, frutto dell’odio e dell’indottrinamento che vuole un umanità senza identità e manipolabile”. Costantini ha anche promesso che se verrà eletto, il suo primo atto da consigliere “sarà quello di bruciare in piazza del Campidoglio i registri delle unioni civili, come segno di rispetto verso Roma, Capitale mondiale della Cristianità e della civiltà europea”.

Stamattina non si è fatta attendere la risposta di Fabrizio Marrazzo, portavoce dell’associazione gay che ieri, al momento del blitz, si trovava in sede. "Forza Nuova vuole spaventarci. Quella di ieri sera è stata un'azione squadrista e intimidatoria - dice in una nota Marrazzo - a cui tutti dobbiamo reagire con una ferma condanna. Forse per Forza Nuova questi metodi aggressivi sono campagna elettorale. Per noi sono solo metodi fascisti da condannare". Anche la senatrice Monica Cirinnà ha condannato quella che definisce “una violenta aggressione avvenuta” e “un atto vigliacco e di estrema gravita che introduce nella campagna elettorale della Capitale preoccupanti pulsioni fasciste”. “Mi auguro che la polizia postale e la Digos facciano il proprio lavoro per identificare al più presto i colpevoli perché azioni di questo non vanno sottovalutate poiché diffondono una cultura omofoba già abbondantemente strisciante”, ha aggiunto l’autrice della tanto contestata legge che ha sottolineato l’urgenza di approvare anche la legge sull’omofobia e ha chiesto alla “destra istituzionale” di condannare questa azione.

“Nessuno deve tollerare che una campagna elettorale possa essere condotta con metodi neonazisti", ha concluso la Cirinnà. Per il sottosegretario Ivan Scalfarotto “il blitz è certamente il riflesso del livore e della rabbia impotente dei fascisti e degli oscurantisti causato dal grande passo avanti compiuto dall'Italia con la legge sulle unioni civili”.

“Il tentativo di intimidazione – ha aggiunto - conferma peraltro la virulenza e la pericolosità della cultura omofobica nel nostro Paese, e l'assoluta urgenza di riprendere il cammino per contrastare anche i crimini d'odio basati sull'orientamento sessuale, come già facciamo con quelli a sfondo razziale o religioso".

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