Cronache

Il "piano B", mostra sull'imprenditore Berlusconi

A settembre a Milano un allestimento che arriva fino alla discesa in campo del 1993

Il "piano B", mostra sull'imprenditore Berlusconi

L'altra metà di Berlusconi. Così si sarebbe potuta intitolare la mostra che dal prossimo 17 settembre (e fino alla fine dell'anno) animerà le sale espositive dell'Enterprise Hotel di corso Sempione a Milano. Una mostra («Piano B» il titolo) che vuole raccontare la nascita, l'ascesa e la fortuna di un imprenditore. Fino al momento in cui «è sceso in campo», lasciando ad altri il compito di gestire l'impero industriale che era riuscito a creare.

Immagini, filmati, fotografie che, tassello dopo tassello, riempiono il mosaico di questa «storia italiana» che dell'Italia ha segnato la Storia recente. La mostra parte dal 1956 per arrivare fino al '93. Un lasso di tempo animato da ricordi, testimonianze che rendono vivida la biografia imprenditoriale del patron di Mediaset.

«Piano B - spiegano i responsabili di Cinema Bianchini, l'agenzia che ha promosso l'esposizione - non vuole dare un giudizio storico sul personaggio Berlusconi, ma riproporre un pezzo di storia che è storia collettiva, nei suoi lati positivi e in quelli negativi. L'avventura imprenditoriale di Berlusconi è frutto di tante intuizioni in anticipo sui tempi ma ha anche le caratteristiche di un sogno che ci ha riguardato e spesso affascinato tutti».

L'imprenditore Berlusconi, d'altronde, ha attraversato tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, alcuni dei campi che più saldamente coccolano il sogno italiano: dal mattone, alla televisione, dal calcio alla grande distribuzione. E la sua visione imprenditoriale, come hanno riconosciuto sociologi ed economisti, ha sicuramente modellato il nostro modo di vivere e di pensare la società contemporanea.

Fiore all'occhiello della mostra una lunga intervista al critico d'arte Vittorio Sgarbi, nel corso della quale il celebre studioso ripercorre la «carriera» manageriale di Berlusconi tra felici intuizioni e pionieristiche visioni. Dando così a questa «epica berlusconiana» i punti cartesiani che non si limitano a ripercorrere la costruzione dell'impero economico con tutti i suoi successi e le sue contraddizioni, ma che aiutano il visitatore a comprendere i linguaggi e le visioni introdotte dall'«uomo di Arcore», soprattutto grazie alle televisioni.

Il racconto per immagini si ferma al '93. L'anno precedente la discesa in campo. E tra le ambizioni dei curatori spicca la volontà di offrire ai giovani la possibilità di conoscere appieno un personaggio pubblico che, almeno per i millennial, è soltanto un politico e non anche un «uomo d'impresa».

«Il titolo scelto per la mostra - concludono gli organizzatori - volutamente richiama l'atteggiamento che ogni imprenditore ha nel suo agire: sempre pronto al piano B, al piano alternativo.

Come è stata alternativa rispetto allo status quo la visione imprenditoriale di Berlusconi».

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