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Pisapia strizza l'occhio a Orlando: "Fare tutto il possibile per approvare lo Ius soli"

Giuliano Pisapia, leader di Campo progressista, manda un messaggio ad Andrea Orlando: "Bisogna fare tutto il possibile per procedere con l’approvazione dello Ius soli"

Pisapia strizza l'occhio a Orlando: "Fare tutto il possibile per approvare lo Ius soli"

Torna a farsi sentire Giuliano Pisapia, da tempo impegnato a tessere la rete per rimettere insieme vari spezzoni della sinistra italiana. In un messaggio inviato alla presentazione di Dems, l'iniziativa di Andrea Orlando per un "Nuovo centro sinistra per unire l’Italia", l'ex sindaco di Milano insiste su un tema a lui caro: "Bisogna fare tutto il possibile, e ripeto tutto il possibile, per procedere con l'approvazione dello Ius soli". E ancora: "È in gioco la fiducia di migliaia di bambini e ragazzi nelle istituzioni del Paese in cui sono nati e vivono. Persone che ancora oggi vedono negati diritti fondamental. "Si tratta di una grave e inaccettabile frattura nella società, la cui soluzione non può essere più procrastinabile".

"Spero con tutto il cuore che abbiate successo nel vostro intento di 'unire per l'Italia' - prosegue Pisapia -. Nel frattempo, anche noi stiamo lavorando a un nuovo campo largo e inclusivo e tengo a dirvi che le porte di questo progetto politico sono spalancate a tutti coloro che hanno a cuore la ricostruzione del campo democratico e progressista".

"Mentre molti dividono ed escludono - prosegue il leader di Campo progressista - continuo a pensare che si possa uscire dalle difficoltà soltanto insieme, mai da soli. E se qualcuno testardamente vuole continuare a procedere da solo, penso che noi abbiamo invece il compito di procedere insieme. Non per noi, ma per il Paese".

"Purtroppo c’è ancora chi si ostina a fuggire dal guardare con occhi della verità la fotografia del Paese per concentrarsi su formule politiciste basate su meri calcoli algebrici. Si risponde con inverosimili listoni elettorali". No quindi, prosegue Pisapia, a "inverosimili listoni elettorali" proposti "a chi, come noi - ribadisce - chiede un campo largo che possa accogliere chi oggi non si sente rappresentato, chi si rifugia nell’astensione, i delusi dell’attuale centrosinistra, tutti quegli amministratori locali che lottano ogni giorno con mille difficoltà e le tante associazioni di volontariato che spesso si sostituiscono allo Stato. La risposta di cui abbiamo bisogno è un nuovo centrosinistra di governo, radicalmente innovativo, che faccia riforme sostanziali, che non ceda sui propri valori e non si limiti a criticare ma prenda tutte quelle misure necessarie per dare una svolta profonda a un Paese in affanno".

Orlando: Pd unico argine alle destre

"La nostra battaglia va fatta dentro e fuori il Pd", mette in chiaro Andrea Orlando. "Noi non dobbiamo essere la minoranza come in passato. Non deve esserci l'idea che la sinistra risolve i suoi problemi se toglie di mezzo Renzi.

Perché se poi Renzi vince le primarie, l'unica via è andarsene via e io non voglio andare via dal Pd che è comunque l'unico argine ai populismi e alle destre".

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