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Le intercettazioni inchiodano Pittella: "Accontentiamo tutti"

Il dem, presidente della regione Basilicata, ai domiciliari per abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa aggravata alla corruzione

Le intercettazioni inchiodano Pittella: "Accontentiamo tutti"

Le intercettazioni non danno scampo a Marcello Pittella. Il presidente della Basilicata, membro del Partito Democratico, è ora agli arresti domiciliari con l'accusa di aver indirizzato concorsi e nomine nella Sanità regionale.

Il dem, ora, deve rispondere di accuse assai gravi: abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa aggravata alla corruzione. E insieme a lui, fratello dell’eurodeputato piddino Gianni, ci sono anche alti papaveri locali.

Arrestato Pittella

"Dobbiamo accontentare tutti" era questo il mantra del governatore lucano Pittella per amministrare il sistema sanitario regionale. E sarebbe proprio seguendo questa regola che avrebbe gestito, a suo modo, nomine e appalti. Come si può leggere nell’ordinanza di custodia cautelare, il giudice evidenza il "sistema di corruzione e asservimento della funzione pubblica a interessi di parte su sollecitazione di una moltitudine di questuanti".

E ancora: "Deus ex machina di questa distorsione istituzionale nella sanità lucana è proprio il governatore Marcello Pittella che influenza le scelte gestionali delle aziende sanitarie e ospedaliere interfacciandosi direttamente con i direttori generali che sono stati nominati con validità triennale dalla sua giunta".

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