Elezioni politiche 2022

"Posso mandare FI sotto il 3%". Ma Calenda ora vale appena il 2%

Carlo Calenda è in piena trance elettorale: ora pare essersi convinto che riuscirà a togliere consensi al centrodestra con il sistema proporzionale

"Posso mandare FI sotto il 3%". Ma Calenda ora vale appena il 2%

Carlo Calenda vive una realtà politica distaccata dal mondo reale e questo sembra essere un dato di fatto viste le ultime vicissitudini. Ci sta la campagna elettorale e ci sta la necessità di voler convincere i propri elettori, ma un minimo di realismo non dovrebbe mai mancare. E sembra essere assente nelle dichiarazioni di Carlo Calenda, che sembra giocare a spararla sempre più grossa, tanto che ora in molti si chiedono cosa arriverà mai a dichiarare a metà settembre se, a oltre un mese dalle elezioni, le premesse sono già queste.

L'ultima che ha fatto riguarda proprio il risultato delle elezioni. Una dichiarazione sopra le righe, in puro stile Calenda, per il leader di Azione che probabilmente non ha avuto tra le mani gli ultimi risultati sulle intenzioni di voto degli italiani a meno di 50 giorni dal voto. "Se vado bene toglierò tantissimi consensi alla destra nel proporzionale e questo compenserà il risultato dei collegi. Anzi il saldo per loro sarà negativo. Posso mandare Forza Italia sotto il 3%", ha dichiarato Carlo Calenda. Dispiace infrangere i sogni di chi sembra crederci così tanto, ma la verità per il momento è un'altra ed è molto diversa da quella sbandierata da Carlo Calenda.

Scorrendo le rilevazioni effettuate dall'agenzia indipendente YouTrend per SkyTg24, occorre andare parecchio in basso per trovare il partito di Carlo Calenda. Azione al momento è dato al 2%, ben al di sotto della soglia di sbarramento, mentre Forza Italia in quello stesso sondaggio è dato quasi al 9%. Ma YouTrend ha fatto anche di più e ha ipotizzato quale potrebbe essere lo scenario nel caso in cui Carlo Calenda e Matteo Renzi trovassero un accordo per concretizzare quel terzo polo che il leader di Italia viva sembra agognare così tanto. Una loro ipotetica alleanza varrebbe appena il 4,8% a livello nazionale. Certo, sarebbe superiore allo sbarramento previsto dal Rosatellum, ma con la rimodulazione del Parlamento potrebbe non bastare in alcune regioni, secondo un calcolo fatto da alcuni politologi in base a quello che viene definito lo "sbarramento implicito".

Alle dichiarazioni roboanti di Carlo Calenda ci si è ormai tutti abituati. Probabilmente riuscirà a guadagnare qualche seggio se correrà insieme a Matteo Renzi, considerando che da soli sono entrambi al di sotto dello sbarramento al momento.

Ma va considerato che Carlo Calenda, al di fuori del raccordo anulare, di Capalbio e di qualche stretta cerchia di radical chic, è quasi un signor nessuno.

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