Non l’ha presa bene il leader della Lega Matteo Salvini. L’uscita in conferenza stampa del presidente del consiglio Mario Draghi sulla vaccinazione e sul green pass è sembrata a tutti un atto di accusa nei confronti del capo del Carroccio, ma non ci saranno strascichi, almeno per il momento. In un’intervista concessa al Corriere della Sera, Salvini si è detto stupito. Con Draghi si era sentito al telefono prima della riunione del consiglio dei ministri e in quella circostanza il premier non aveva posto alcun rilievo nei confronti dell’esponente della Lega, salvo poi tuonare davanti ai giornalisti: "Avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa", ha detto il leader della Lega al Corriere.
Sul green pass la Lega resta contraria, nonostante abbia appoggiato Draghi. Il partito si è battuto affinché l’obbligo della certificazione verde non fosse massiva, evitando l’impegno di presentare il lasciapassare sui mezzi di trasporto, nei bar e, addirittura, nei luoghi di lavoro: "Siamo stati gli unici ad opporsi in Consiglio dei ministri. Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione. Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione", ha detto Salvini. Che poi ha proseguito: "Capisco i tanti che si lamentano. A loro dico di avere fiducia, noi non cambieremo idea e ci batteremo sempre per tutelare la libertà di scelta e per evitare che vengano imposti obblighi (per esempio a scuola) inaccettabili".
Secondo quanto riporta Il Foglio, quando il premier ha parlato in conferenza stampa Salvini era in viaggio. Dopo aver ascoltato l’intervento del presidente del consiglio, il leader del Carroccio avrebbe sbottato con gli amici:“Non me lo merito. Non lo dimentico”, anche se poi la polemica è stata ridimensionata, poiché fonti interne a Palazzo Chigi fanno intendere che l’attacco di Draghi non era personale. L'esponente di destra si sarebbe lamentato, poi, del fatto che i trabocchetti ai danni del governo arriverebbero da altri lidi: "Sulla giustizia viene posta la questione di fiducia per superare l'ostilità del M5S. La maggioranza la sta spaccando il Pd di Letta con la sua battaglia sul ddl Zan. Lo trovo sorprendente, ingeneroso".
Il premier, in ogni caso, in conferenza stampa è stato tranciante: “L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire, oppure a
far morire”, ha detto nel presentare il nuovo decreto legge sul Covid-19 che introduce, a partire dal 6 agosto, il green pass obbligatorio per prendere parte alla maggioranza delle attività sociali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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