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Il premier sconfitto a Berlino manda pizzini da Ventotene

Renzi cerca di far dimenticare il flop dell'incontro con la Merkel e va in pellegrinaggio nell'isola del Manifesto di Spinelli: "L'Europa è nata per abbattere i muri, non per costruirli"

Il premier sconfitto a Berlino manda pizzini da Ventotene

P ellegrinaggio a Ventotene con un sogno nel cassetto: aggiornare o rigenerare il Manifesto di Altiero Spinelli. Matteo Renzi sbarca nell'isola pontina all'indomani dell'incontro con la Merkel. Forse a Berlino ha davvero toccato con mano le difficoltà ad esportare il suo modo di visione europea. Forse ha davvero misurato la sua distanza con il meccanismo europeo.Così, come per seguire un percorso di catarsi personale, decide di tornare (non c'era mai stato) nel luogo dove nacque l'idea europea. Una sorta di purificazione ideale: un bagno nel Gange.

«Arriva un momento in cui - dice il presidente del Consiglio - quando sei in difficoltà, quando c'è qualcosa che non funziona, quando c'è qualcosa che sembra andare storto e nella vita di tutti i giorni, senti la necessità di tornare in un luogo protetto. Dopo che sei stato in giro per il mondo (ma soprattutto a Berlino, ndr), tornare a casa sembra l'atto più bello, più naturale. Ma anche trovare rifugio a casa è l'atteggiamento tipico di chi ha vissuto o sta vivendo un momento di difficoltà. È con questo spirito che noi oggi, in un momento di grande difficoltà dell'Europa, abbiamo scelto di tornare a casa, tornare nel luogo dove tutto è cominciato».

Il Manifesto di Spinelli, però, ha 70 anni. È cambiato il mondo, ma soprattutto l'Europa. Così, sembra che Renzi abbia fatto intendere agli interlocutori isolani, la sua idea di rilanciare un Manifesto europeo - partendo da quello di Spinelli - interpretandolo in chiave mediterranea. L'ipotesi potrebbe coincidere con il «recupero» dell'Isola di Santo Stefano, il penitenziario che ospitò durante il fascismo Sandro Pertini. «Da qui al 31 agosto 2017 - annuncia Renzi - vorremmo fare non solo un progetto di recupero architettonico del carcere di Santo Stefano, per il quale stanzieremo risorse fino a 80 milioni di euro con delibere del Cipe, ma anche e soprattutto un progetto culturale e identitario». Un'identità europea che, secondo il presidente del Consiglio, deve tornare a «essere un grande sogno e non può ridursi a un grigio dibattito tecnico sui vincoli. È nata per abbattere i muri, non per costruirli».

Ma proprio il dibattito tecnico sui vincoli, soprattutto quelli di bilancio, rappresentano il tallone d'Achille del governo. Ed a quanto pare, a Berlino Renzi non ha raccolto gli impegni che si aspettava di ottenere da Angela Merkel. Così, con il pellegrinaggio a Ventotene, il premier prova a far dimenticare l'incontro con la Cancelliera e a stimolare le coscienze europee sugli ideali comuni. Nell'isola, che non aveva mai visitato, è rimasto poco più di tre ore.

E non ha avuto il tempo per onorare il tavolo di specialità gastronomiche dell'arcipelago pontino.

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