Il presidente Mattarella agli «Eni Award» per l'innovazione nella ricerca

Gian Maria De Francesco

Roma Un premio per l'innovazione nella ricerca sugli idrocarburi. Gli «Eni Award 2016» sono stati consegnati ieri al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente e dell'amministratore delegato di Eni, Emma Marcegaglia e Claudio Descalzi. Il capo dello Stato ha i premi: «Nuove frontiere degli idrocarburi» ai professori Christopher Ballentine (Università di Oxford), Emiliano Mutti (Università di Parma) e Johannes Lercher (Università Tecnica di Monaco). Il riconoscimento «Protezione dell'ambiente» è andato al professor David Milstein (Istituto Weizmann), mentre il «Debutto nella Ricerca» è stato assegnato a due giovani dottorandi Alessandra Menafoglio (Politecnico di Milano) e Federico Bella (Politecnico di Torino) che si sono interessati rispettivamente di statistica per l'esplorazione del sottosuolo e celle solari di terza generazione.

L'«Eni Award», istituito nel 2007 (e dunque giunto alla vigilia del decennale), è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell'energia e dell'ambiente. Più del 60% delle candidature sono pervenute da Paesi extra-Ue, ha ricordato il presidente Marcegaglia, mentre della commissione scientifica del premio hanno fatto parte nel corso degli anni ben 27 Premi Nobel. «La ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico sono alla base delle nostra crescita industriale - ha sottolineato l'ad Eni, Claudio Descalzi - ed anche alla base della motivazione delle nostre persone». Una novità importante della prossima edizione sarà l'introduzione di un premio «Giovani talenti dell'Africa», che per Eni ha rilevanza strategica.

«Vogliamo venire incontro ai bisogni di un continente in crescita», ha aggiunto Descalzi. Il presidente Marcegaglia ha sottolineato come i prossimi «Eni award» si focalizzeranno ulteriormente sui temi della decarbonizzazione e dei cambiamenti climatici.

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