Preti pedofili, commissariata la diocesi di Adelaide

Serena Sartini

L'operazione tolleranza zero nella lotta alla pedofilia all'interno del clero continua senza tregua. L'ultima mossa di Papa Francesco riguarda il commissariamento dell'arcidiocesi di Adelaide, con la nomina di monsignor Gregory O'Kelly come amministratore apostolico. L'annuncio è avvenuto tramite un insolito bollettino domenicale e tre semplici righe che indicano la nomina del commissario, a due settimane dalla condanna dell'arcivescovo Philip Wilson, accusato di aver coperto casi di abusi sessuali di un sacerdote su alcuni minori.

La diocesi di Adelaide era stata infatti travolta dallo scandalo con la condanna, lo scorso 22 maggio, di monsignor Wilson, 67 anni, che continua a dichiararsi innocente, ma che rischia fino a due anni di carcere. La sentenza verrà resa nota il 19 giugno e al momento il vescovo resta libero su cauzione. Ma si tratta del più alto prelato cattolico al mondo ad aver ricevuto una condanna del genere. L'accusa è di insabbiamento e copertura di casi di pedofilia commessi da sacerdoti della sua diocesi: Wilson sarebbe stato a conoscenza senza comunicarlo alla polizia di crimini commessi negli anni '70 nella regione di Hunter da parte di padre Jim Fletcher, abusatore seriale morto in carcere nel 2006.

All'indomani della decisione del tribunale contro Wilson, il vescovo aveva annunciato di autosospendersi temporaneamente dai suoi compiti, mentre il 25 maggio aveva assunto la guida della diocesi di Adelaide il suo vicario, padre Philip Marshall. Ieri la decisione del Papa con la nomina di un commissario. Sintetico il commento della Conferenza episcopale australiana, alle prese da decenni con lo scandalo pedofilia: «La Conferenza apprezza sia la sollecitudine pastorale del Santo Padre per l'arcidiocesi sia la generosità del vescovo O'Kelly nell'accettare l'incarico».

In Australia pende anche la vicenda del rinvio a giudizio del cardinale George Pell, ex braccio destro di Bergoglio per le questioni economiche, autosospesosi dall'incarico in Curia e tornato in Australia per subire il processo che lo vede imputato con l'accusa di abusi su minori.

Sabato si sono conclusi gli incontri del Papa con i sacerdoti cileni per discutere della piaga della pedofilia in Cile.

A giorni partiranno per una nuova missione nel Paese sudamericano gli inviati di Bergoglio, monsignor Charles Scicluna e il reverendo Jordi Bertomeu. Si attende, infine, la decisione di Francesco sulle dimissioni in blocco dei 34 vescovi cileni.

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