Roma Le ore di attesa in vista della chiusura serale dei seggi elettorali scorrono tra le previsioni sull'affluenza finale - attorno al 60% - e le riflessioni sulla prima sortita anti-sbarchi di Matteo Salvini. Dentro Forza Italia si cerca di «leggere» i dati sulla presenza degli elettori, concentrandosi in particolare sul voto di Ancona, Catania, Brescia, Vicenza, Terni, Siena, Messina, Pisa, Imola e Ragusa. In particolare a Catania si cerca di strappare la vittoria con il candidato azzurro, l'europarlamentare Salvo Pogliese, al primo turno, conquistando più del 40% dei consensi al primo turno (percentuale sufficiente per assicurarsi la vittoria nelle Amministrative siciliane). Ma è chiaro che la tenuta di Forza Italia in una tornata elettorale in cui si presentano alle urne 7 milioni di elettori avrà un peso notevole e una valenza strategica importante per «leggere» la futura tenuta della coalizione di centrodestra, almeno a livello locale.
L'attenzione di tutti è concentrata sulla prima prova di forza anti-sbarchi di Matteo Salvini appoggiata da Forza Italia senza «se» e senza «ma», come una prima applicazione del programma di centrodestra. La linea è «basta buonismo» con il retropensiero che su questo tema emergeranno le differenze interne alla coalizione gialloverde. Tant'è che c'è anche chi, come Mariastella Gelmini si chiede «cosa diranno adesso Di Maio e Fico»?
Se i ragionamenti dei dirigenti azzurri si concentrano sulla prospettiva del doppio binario governo-regioni e della complessa alleanza con la Lega, c'è anche chi come Giovanni Toti insiste nell'invitare i dirigenti del partito a riflettere su un percorso politico che porti a un partito unico del centrodestra - a questo punto con Fratelli d'Italia e le liste civiche sparse sul territorio - «sul modello dei repubblicani americani o dei conservatori inglesi, dove convivano e possano pesarsi democraticamente, tante culture e sensibilità, senza annullarsi. Occorre volontà da parte di tutti. Il primo passo sono le idee, i programmi, le regole di selezione meritocratica della classe dirigente, Il mio appello è rivolto a tutti. Tutte le formule organizzative possono essere buone, purché nascano dal confronto, dal coinvolgimento della classe dirigente».
Maurizio Gasparri, invece, si dice convinto che alla fine il risultato delle Amministrative porterà allo scoperto l'unicità del centrodestra. «Sono certo che anche dalle amministrative verrà una chiara indicazione in favore del centrodestra, che alla fine di questa tornata avrà, unito come si è presentato quasi ovunque, molti più sindaci di prima. E questa unità, presto sarà chiaro, è l'unica soluzione per affrontare i delicati nodi dell'immigrazione, delle tasse, dell'economia.
Intanto Forza Italia ribadirà la priorità delle proposte che scaturiscono dal programma del centrodestra. E in tal senso ogni iniziativa volta a contrastare l'emergenza sbarchi e immigrazione, ci vedrà in prima linea con spirito propositivo».
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