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La priorità dei giallorossi: 4 miliardi al reddito grillino

Aumentati gli stanziamenti: più fondi fino al 2029. Prima bozza della manovra dopo un mese di attesa

La priorità dei giallorossi: 4 miliardi al reddito grillino

Dopo quasi un mese la bozza della legge di Bilancio 2021 è spuntata fuori dai meandri del ministero dell'Economia. Si tratta di un corpo di 243 articoli dei quali alcuni solo abbozzati e che saranno inviati alla Camera tra domani e lunedì, giorno nel quale il premier Conte ha fissato un incontro con i sindacati per fare un ultimo punto sulle misure, segnale che si presterà orecchio più alle rivendicazioni dei lavoratori che a quelle delle imprese. Una sorta di «castigo» per la riottosa Confindustria di Carlo Bonomi che un giorno sì e l'altro pure non risparmia critiche all'esecutivo.

Emblematico di questa dichiarazione d'intenti è la scelta di destinare 4 miliardi di euro in più su base decennale al reddito di cittadinanza. La misura che ha fallito nell'aiutare i disoccupati a ricollocarsi diventando un puro sussidio riceverà 196,3 milioni di euro in più nel 2021 e circa 475 milioni negli anni successivi fino al 2029.

Il valore complessivo degli interventi si attesta a 37,9 miliardi di euro. Il rinnovo della cassa integrazione è cifrato in 5,3 miliardi (12 settimane sfruttabili fino al 31 marzo per la Cig ordinaria e fino al 31 giugno per la Cig in deroga), mentre per il nuovo fondo anti-Covid sono stanziati 4 miliardi, destinati a ristorare le attività chiuse causa pandemia. Confermato l'assegno unico per i figli da luglio per circa 3 miliardi.

Se si sussidia chi non produce, non si può non stangare chi produce. Dal primo gennaio i liquidi delle sigarette elettroniche saranno sottoposti ad accisa del 25% come le vere sigarette. Confermata, inoltre, la partenza di plastic e sugar tax dal prossimo luglio. Uno spettro avanzerà poi dal 2022: la riforma fiscale cui le commissioni Finanze di Camera e Senato dedicheranno un'indagine approfondita nel primo semestre dell'anno prossimo. Al fondo per la riforma vengono destinati 2,5 miliardi nel 2022 e 1,5 miliardi annui a partire dal 2023. Contestualmente l'anno prossimo si amplia il Fondo per la fedeltà fiscale a 3 miliardi di euro. Questo significa, al di là dell'esiguità delle cifre per interventi significativi sull'Irpef, che eventuali abbassamenti della pressione fiscale saranno finanziati ricorrendo a strumenti che facilitino il contrasto all'evasione privilegiando la tracciabilità dei pagamenti (lotteria degli scontrini inclusa) e gli adempimenti spontanei.

Confermate le indicazioni del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo: stop ai contributi per tre anni per le assunzioni di giovani fino a 35 anni (entro 6mila euro) o per 4 anni nelle Regioni meridionali. Prorogato anche al 31 dicembre 2021 il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Confermata l'entrata a regime del bonus 100 euro (che ha ampliato da luglio il cosiddetto bonus Renzi tagliando il cuneo fiscale) dal 2021. Prorogati sul versante previdenza sia Opzione donna che Ape sociale (con allargamento della platea). Attuata la recente sentenza della Consulta che limita a tre anni il prelievo sulle pensioni d'oro.

Per le imprese si allunga al 30 giugno 2021 «Garanzia Italia» anche per rinegoziare i finanziamenti esistenti delle imprese colpite dall'epidemia. Per il Fondo di garanzia per le pmi arriva un rifinanziamento da 500 milioni nel 2022 e un miliardo nel 2023. Prorogati per tutto il 2021 i bonus per gli interventi di riqualificazione energetica, di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici a basso consumo energetico finalizzati all'arredo dell'immobile ristrutturato, nonché del cosiddetto «bonus facciate».

Più fondi per aumentare gli stipendi di medici e infermieri della sanità pubblica: nella bozza della manovra si prevedono in tutto 835 milioni.

Ieri si è concluso il collocamento della seconda tranche del Btp Futura, raccolti 5,7 miliardi che portano il totale a circa 12, un terzo del Mes.

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