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Problemi in tutta Europa per i pagamenti con Visa

Difficoltà nei pagamenti con il circuito Visa in tutta Europa. La società informa della parziale interruzione del servizio su Twitter. Poi tutto torna alla normalità

Problemi in tutta Europa per i pagamenti con Visa

Problemi per chi è in possesso di carta di credito del circuito Visa. Come comunicato sui social della società, infatti, dalle 18 non è possibile realizzare alcune transazioni in Europa a causa di un interruzione del servizio.

Il problema ha coinvolto diversi utenti. "Stiamo indagando sulla causa e lavorando il più rapidamente possibile per risolvere la situazione", ha scritto su Twitter la società dei pagamenti. Segnali di malfunzionamento erano arrivati in particolar modo da Regno Unito, Irlanda e altri paesi Ue. Conferme, scrive Repubblica, sono arrivate anche dalla Banca d'Inghilterra, da Hsbc e Bank of Ireland. "Al momento stiamo vivendo un'interruzione del servizio che impedisce l'elaborazione di alcune transazioni Visa in Europa - si legge sul profilo Twitter di Visa - Stiamo indagando sulla causa e lavoriamo il più rapidamente possibile per risolvere la situazione. Vi terremo aggiornati".

Sia la Banca d'Inghilterra che Visa sono al lavoro per risolvere il problema. La Banca di Scozia, dal canto suo, ha fatto sapere che i problemi riguardano però solo i pagamenti con la carta visa e non il ritiro del contante presso bancomat e sportelli. I problemi, hanno fatto sapere alcune aziende interessate, sarebbero iniziati intorno alle 15.

Il tutto è poi tornato alla normalità. "Il nostro obiettivo è garantire che tutte le carte Visa funzionino in modo affidabile 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno. Oggi siamo rimasti ben al di sotto di questo obiettivo e ci scusiamo con tutti i nostri partner e, soprattutto, con i titolari di carta Visa.

I titolari di una carta Visa possono ora utilizzare le loro carte Visa perchè attualmente operiamo a livelli quasi normali - ha detto il gestore delle carte - il problema era il risultato di un errore hardware. Non abbiamo motivo di ritenere che ciò sia stato associato a qualsiasi accesso non autorizzato o evento dannoso"

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