Elezioni politiche 2022

"Diremo molti no". Il programma dei "cocomeri" alleati con Letta (ma alternativi a Letta)

Bonelli e Fratoianni presentano il loro programma elettorale alternativo all'agenda Draghi

"Diremo molti no". Il programma dei "cocomeri" alleati con Letta ma alternativi a Letta

Bonelli e Fratoianni hanno presentato il programma della lista cocomero, precisando in apertura che non è quello comune alla coalizione con il Pd, ma vale solo per la loro.

Due comuni denominatori: giustizia climatica ambientale e sociale. “Noi continueremo a dire molti NO, ma non siamo quelli dei NO”.

"Quando andremo al governo faremo tre cose", dice Bonelli: “Prelievo al cento per cento degli extra profitti di Eni, non come Giorgetti e Cingolani che hanno scritto una norma sbagliata. Tetto al prezzo del gas come Spagna e Portogallo. Aumento rinnovabili”. Attacca il ministro dell’ambiente: "Cingolani ha nominato i commissari per i rigassificatori e non per le rinnovabili”. Infine l’impegno per i diritti civili, e qui Bonelli dice di essere vicino alla campagna di Marco Cappato.

A chi gli fa notare che si pongono in antitesi con agenda Draghi, Fratoianni risponde che quello era un governo con le destre, con cui ora sono in sfida: “chi vuole l’agenda Draghi come il quarto polo allora si allei con le destre”.

È a Calenda e Renzi che fanno la guerra Fratoianni e Bonelli: “devono cambiare l’hastag, non sono il terzo polo ma il quarto. Sono sovrapponibili alla destra. Infatti come Salvini e Meloni vogliono portare il nucleare sbeffeggiando il risultato referendario”.

Destre che sono “amiche delle lobby degli inquinatori”.

E attaccano la proposta di riforma costituzionale: “il presidenzialimismo mette in discussione l’assetto democratico del Paese. Da qui arrivare a Orban è un minuto. Ma esistono anche modifiche costituzionali giuste, come l’inserimento dell’ambiente in costituzione” dice Fratoianni, a dimostrazione che se la Costutizione la cambiano loro vanno bene.

Passano alle proposte bandiera: “trasporto pubblico gratuito, salario minimo a dieci euro l’ora, e legalizzazione della cannabis”.

Quet'ultima per Fratoianni sarebbe “una patrimoniale alla mafia della droga”.

Poi istruzione gratuita dall’asilo all’università, con il 2 per cento della spesa da togliere al riarmo.

E ovviamente abolizione della Bossi-Fini.

Sulle liste annunciano che Ilaria Cucchi sarà candida al collegio per il Senato a Firenze, mentre Aboubakar Soumahoro, da Foggia, finisce all’uninominale Camera a Modena. Oltre a presentarsi in diversi collegi plurinominali.

Come Fratoianni, che smentisce tutte le voci, e annuncia che non sarà all’uninominale, ma solo nella sua lista.

Non rinuncia all'unimoinale invece Bonelli, candidato a Imola, ma non chiamatelo paracadutato: "ho sempre risposto a queste critiche mettendomi in una posizione di ascolto. Ho fatto tante battaglie, abitando a Taranto per anni, mi chiamavano ’forestiero’, ora ho tanti amici. Verrò sul territorio portando la mia storia".

E chissa quanti nuovi amici si farà.

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