Italicum riveduto e corretto, proporzionale puro, Consultellum o Mattarellum 2.0? Con quale sistema elettorale si andrà a votare dopo che gli italiani hanno bocciato la riforma costituzionale messa a punto dal governo Renzi?
Toccherà alle forze politiche che siedono in Parlamento trovare un accordo sulla nuova legge elettorale, visto che l’Italicum dovrà necessariamente essere modificato, in quanto è un sistema di voto che vale per la sola Camera dei deputati e per di più su di esso pende il giudizio della Consulta.
In campo, ormai da mesi, ci sono diverse proposte di legge, alcune delle quali già depositate in Parlamento. Con i 5 Stelle che hanno già preannunciato che non faranno accordi con nessuno, e senza i numeri del Pd, difficilmente si potrebbe trovare il consenso necessario in Parlamento su una nuova legge elettorale. A prevalere al momento sarebbe un sistema proporzionale.
Queste le posizioni ufficiali dei partiti:
- Partito democratico: il partito di largo del Nazareno non è compatto su un unico modello. Le posizioni sono variegate a seconda dell’area di appartenenza. Per i renziani si possono apportare alcune modifiche all’Italicum, secondo la bozza di testo frutto del lavoro della Commissione e sottoscritta anche da Cuperlo. Tra le modifiche proposte, assegnare il premio alla coalizione e non al partito ed eliminare il ballottaggio e i 100 capilista bloccati. C’è poi la proposta del Bersanellum o Mattarellum 2.0 della minoranza dem (i bersaniani), e la proposta Italikos dei Giovani turchi.
- M5S: In Parlamento è depositata la loro proposta, il Democratellum, un sistema proporzionale corretto. Finora la posizione dei 5 Stelle era categorica: nessun accordo su altre leggi elettorali. Dopo la vittoria dei No al referendum, però, Beppe Grillo in persona, nel chiedere l’immediato ritorno alle urne, ha proposto di votare con l’Italicum per la Camera e con il Consultellum - leggermente modificato - per il Senato.
- Forza Italia: Silvio Berlusconi in queste settimane ha rilanciato il sistema proporzionale tedesco. Di certo per Forza Italia il ballottaggio previsto dall’Italicum e il premio al partito e non alla coalizione sono alcuni dei punti critici che vanno modificati. Il partito azzurro è tendenzialmente contrario a un sistema maggioritario con collegi uninominali e vede invece di buon occhio un sistema che favorisca le alleanze e non un listone unico, per evitare la golden share di Salvini.
- Lega Nord: Pur affermando di voler andare subito a elezioni con qualunque legge elettorale, Matteo Salvini ha spiegato di non volere un sistema proporzionale puro, in quanto favorisce gli inciuci. La vittoria del No al referendum per il leader leghista certifica che gli italiani vogliono chiarezza e quindi non una legge elettorale che dia vita a larghe intese. Per il governatore lombardo Roberto Maroni andrebbe bene un sistema uninominale con collegi, ovvero una sorta di Mattarellum.
- Fratelli d'Italia: Per Giorgia Meloni è necessario tornare subito all urne, con qualsiasi legge. Poche settimane fa la leader di FdI aveva detto: in due settimane si fa una nuova legge elettorale partendo anche da quello che c’è, si fanno le modiche all’Italicum, si adegua al Senato, si mettono le preferenze per eleggere direttamente da chi farsi rappresentare e si mette il premio di maggioranza alla coalizione.
- Sinistra italiana: No a sistemi maggioritari, si torni a una legge proporzionale, è la posizioni degli esponenti di Sinistra italiana.
Per Nicola Fratoianni "serve subito una legge elettorale che ridia dignità alla rappresentanza. Il voto del referendum ci dice ancora una volta che le rappresentanze parlamentari frutto della stagione maggioritaria non hanno nulla a che vedere con il sentimento popolare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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