Protesta azzurra in aula: "Sì Tav, M5s ladri di futuro"

Di Maio a Torino insiste: «L'opera spreca soldi» Berlusconi prepara mobilitazioni anti manovra

Protesta azzurra in aula: "Sì Tav, M5s ladri di futuro"

«Sì Tav. Ladri di futuro. Ladri di lavoro», dicono i cartelli esposti alla Camera dai deputati di Forza Italia. Succede durante il question time sulla Torino-Lione, cui risponde il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Dai banchi azzurri si alzano cori ritmati: «Dateci la Tav, dateci la Tav!».

La battaglia sulle infrastrutture e sull'Alta velocità, che mette Lega e M5S ai ferri corti, si unisce a quella contro la manovra, i provvedimenti su giustizia e sicurezza, e fa salire il livello di tensione, o meglio di opposizione, del partito di Silvio Berlusconi al governo gialloverde. Appare come un cambio di passo, per mettere alle strette l'alleato Matteo Salvini.

La capogruppo di Fi alla Camera, Mariastella Gelmini, spiega su Facebook la protesta in aula: «Non serve aspettare un'analisi costi-benefici per capire che bloccare la Tav significa perdere posti di lavoro e isolare l'Italia dall'Europa». E commenta così le foto di quanto è avvenuto: «Noi diciamo sì alle infrastrutture, sì allo sviluppo, sì alla crescita, SÌ ALLA TAV». Del resto lo stesso Di Maio non aspetta l'analisi costi benefici per annunciare che i fondi della Tav «sprecano soldi» e saranno dirottati per finanziare la metropolitana 2 di Torino. Uno scambio in corsa che appaiono però tecnicamente impossibili. La Gelmini attacca anche il ministro delle Infrastrutture Toninelli, che in un tweet accusa Fi di fare ostruzionismo e di bloccare il decreto su Genova: «Non accettiamo lezioni da lui».

Il giorno dopo la riunione a Palazzo Grazioli con il leader azzurro, che ha chiesto massimo impegno nel contrasto al governo e nel far valere le proprie ragioni, si respira aria di una nuova mobilitazione. E l'ala antisalviniana in questo momento sembra prevalere su quella più vicina al Carroccio e si parla anche della possibilità di scendere in piazza.

Il vicepresidente di Fi, Antonio Tajani, insinua che il blocco alla Torino-Lione sia una «compensazione» con il voltafaccia sul gasdotto, per «accontentare» i grillini pugliesi: «Non ci sono investimenti seri nelle infrastrutture. Solo propaganda. Questo significa che questo governo non sta facendo nulla nell'interesse dell'Italia». E la deputata azzurra Daniela Ruffino racconta che in Italia sono 24 le infrastrutture bloccate dai pentastellati, con il solito metodo di «ottusità e clima di terrore».

Gli attacchi sul blocco annunciato dell'Alta velocità, con quelli sulla legge di bilancio, sulla giustizia e sulla sicurezza, vanno tutti a finire nell'appello a Matteo Salvini a staccare la spina al governo a traino 5S, nel momento in cui, per la prima volta, il vicepremier leghista si lascia scappare che se fosse solo «farebbe di più». Il neocoordinatore in Piemonte, Paolo Zangrillo, vede le iniziative grilline anti-Tav come «parziale riparazione delle menzogne raccontate da Di Maio su Ilva, Tap e reddito di cittadinanza» e conclude: «Adesso basta! Si svegli la Lega, andata al governo con i voti del centrodestra, e prenda coscienza del baratro in cui sta sprofondando l' Italia».

Non sono passate inosservate in questo clima le 9 card ironiche sul leader della Lega che vengono fatte girare dallo stato Whatsapp della fidanzata napoletana di Berlusconi, Francesca Pascale.

Hanno tutte l'hashtag: #MaiconSalvini e sono foto irriverenti, con il ministro dell'Interno che si aggiusta la cravatta e sotto la scritta con la zucca «Halloween è alle porte», o con lui che ha in mano una banana e la didascalia «Buona domenica», o che indossa la t-shirt con «Padania is not Italy».

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