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"Paghi la patrimoniale per il Paese". Il doppio fallo di Landini contro Sinner

L'argomento del sindacalista è il seguente: chi guadagna tanto, anche se torchiato rimane ricco

"Paghi la patrimoniale per il Paese". Il doppio fallo di Landini contro Sinner
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Al segretario della Cgil, Maurizio Landini, piace l'idea che i politici mettano le mani nelle tasche dei contribuenti; e così utilizza i talk-show per dire la sua e incitare alla rapina legalizzata e all'odio di classe. Ospite di "Un giorno da pecora" (su Rai Radio Uno), questa volta ha tirato in ballo Jannik Sinner, che però da tempo risiede a Montecarlo e quindi non può finire vittima della voracità dello Stato italiano.

L'argomento del sindacalista è il seguente: chi guadagna tanto, anche se torchiato rimane ricco. Sul piano contabile, nulla da eccepire. Certo questo modo di ragionare denota come il diritto sia ormai divenuto qualcosa di arbitrario, poiché la proprietà di chiunque è ormai a disposizione del legislatore di turno, che può farne quello che vuole.

Per giunta, sul piano economico questa politica del risentimento produce disastri. Landini s'è chiesto per quale motivo nei giorni scorsi gli svizzeri hanno bocciato, con una maggioranza schiacciante, la proposta di tassare le successioni milionarie? Una delle ragioni, senza dubbio, è che il cittadino elvetico medio nutre un autentico rispetto per i beni altrui, ma un'altra è che a nord di Chiasso sanno bene che mettere in fuga i ricchi significa farsi del male.

L'Italia da tempo è un inferno fiscale e non a caso ha smesso di crescere. Anche senza giocare a tennis ad alto livello, i nostri giovani spesso abbandonano la Penisola perché le politiche sindacalistiche di tutti questi anni hanno causato un debito pubblico e un debito pensionistico che sono vere e proprie palle al piede. Quando ci si chiede perché qui non trovino opportunità la risposta è facile.

Se prendono un aereo per l'Olanda e il Regno Unito perfino i laureati e quanti vanno ad aprire una pizzeria, cosa crede che faranno gli ultramilionari che Landini vuole spolpare (nell'ipotesi che il legislatore gli dia ascolto)? Pensa forse che resteranno qui a finanziare il baraccone pubblico degli sprechi e dei privilegi?

Il campione sud-tirolese che ha valicato la frontiera dovrebbe essere un monito per i demagoghi di ogni colore: il messaggio che ha lanciato è ben chiaro.

Evidentemente qualcuno non intende proprio sentire. E così continuiamo a prestare credito a chi ogni venerdì (domani incluso) ci infligge scioperi a ripetizione: davvero infernali per chi usa i mezzi pubblici e non solo per loro.

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