Politica

Quando Grillo diceva: "Eletti non devono rispondere a organi direttivi"

In un post del 2011 il leader del Movimento 5 Stelle sosteneva idee diametralmente diverse da quelle di oggi

Quando Grillo diceva: "Eletti non devono rispondere a organi direttivi"

"Ogni eletto risponderà al Programma del M5S e alla propria coscienza, non a organi direttivi di qualunque tipo", scriveva così Beppe Grillo nel comunicato politico numero 45 del 2011.

Rispetto a quanto dichiarato oggi dal leader pentastellato, sei anni le basi del Movimento erano molto diverse. Dal suo blog, infatti, Grillo fa sapere che "i responsabili della comunicazione del MoVimento 5 Stelle sono Ilaria Loquenzi, Rocco Casalino e Cristina Belotti, rispettivamente alla Camera, al Senato e in Parlamento Europeo, che si coordinano con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Tutte le uscite comunicative dei portavoce (partecipazioni a eventi, interviste alla tv, interviste ai giornali, post sui social network riguardanti l’azione politica del Movimento 5 Stelle e simili) devono essere concordate assieme a loro". Una sorta di censura, hanno commentato alcuni iscritti e utenti del web.

Leggendo il comunicato di oggi si nota subito l'incogruenza. Nel 2011 il leader scriveva: "Ogni eletto si impegnerà a interagire quotidianamente attraverso la Rete per informare i cittadini e interagire con gli iscritti al M5S. La libertà di ogni candidato di potersi esprimere liberamente in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capo bastone sarà la sua vera forza".

Il cambiamento avrebbe una motivazione ben precisa: "Altrimenti si rischia di cadere nelle trappole giornalistiche - scrive Grillo - o di danneggiare l'immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre. Chi danneggia l'immagine del MoVimento 5 Stelle può incorrere nelle sanzioni definite dal Regolamento: richiami e sospensioni.

Non si fanno sconti a nessuno".

Commenti