Egoismo o gesto d'amore? Voglia di far parlare ancora di sé o paura di essere dimenticato? Fa discutere la decisione di Alain Delon di far sopprimere il suo cane, quando morirà.
La dichiarazione, rilasciata nel corso di un'intervista a Paris Match, ha suscitato scalpore in Francia, dove l'attore simbolo degli anni Sessanta e Settanta, non è più amato come prima, non solo per le irritanti prese di posizione nei confronti degli omosessuali ma per aver «tradito» il suo Paese 25 anni fa prendendo la residenza in Svizzera.
Ha stregato il mondo con la sua bellezza, ha avuto al fianco le donne più belle del mondo, ma in questi ultimi mesi «faccia d'angelo» non ne combina una giusta.
Raccontando al settimanale il suo amore per gli animali e in particolare per Loubo, il pastore belga Malinois da cui non si separa mai, Delon ha rivelato la richiesta fatta al suo veterinario: se dovesse andarsene prima del cane, dovrà fargli un'iniezione, in modo da farlo morire tra le sue braccia. Loubo e un gatto sono gli amici più cari che ha, da quando si è ritirato a Douchy, in una villa nella foresta della Valle della Loira. La depressione lo sta divorando, tanto che con i figli Anthony Alain-Fabien e Anouchka lontani, più di una volta ha pensato al suicidio. Ma la compagnia e l'affetto dei suoi animali, lo hanno fatto restare attaccato alla vita. A 83 anni e con la vecchiaia che si avvicina, però, ha ottenuto l'autorizzazione per farsi seppellire nella cappella della sua tenuta, in cui già riposano 35 suoi cani. E ha pensato a Loubo che considera il suo «cane di fine vita» e «ama come un bambino». «Quello che so è che non lo lascerò da solo - ha detto Delon - e se dovesse morire prima di me, cosa che spero, non ne prenderò più altri. Se morirò prima di lui, chiederò al veterinario di lasciarci andare insieme. Gli farà un'iniezione letale in modo che se ne vada tra le mie braccia. Preferisco così piuttosto che sapere che morirà sulla mia tomba con tanta sofferenza». Per qualcuno è una decisione comunque dolorosa, quella presa dal protagonista del Gattopardo, che preferisce tratteggiare la fine del suo migliore amico, piuttosto che lasciarla nell'incertezza. Ma il popolo social non è d'accordo.
«È talmente megalomane che pensa che il cane si lascerebbe morire di tristezza per lui», gli dà addosso uno. «Ma se il suo cane dovesse morire prima di lui, si può sopprimere Alain Delon?», si chiede un altro. E c'è chi giura si tratti dell'ultimo «capriccio di un divo sul viale del tramonto».
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