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Quell'asse M5S-Vaticano che fa arrabbiare i vescovi

Monsignor Galantino (Cei): "Non sapevo delle interviste di Grillo e Tarquinio. Ma non possiamo fare sconti al M5S: non dimentichiamo le differenze"

Quell'asse M5S-Vaticano che fa arrabbiare i vescovi

L'intervista incrociata M5S-Vaticano (Beppe Grillo all'Avvenire e il direttore dell'Avvenire, Marco Tarquinio, al Corriere) non è piaciuta a monsignor Nunzio Galantino.

Peggio, il segretario della Cei si è detto addirittura "irritato", "come cattolico e come lettore di Avvenire". "Perché non sapevo nulla: né dell'intervista di Marco Tarquinio al Corriere né di quella del nostro quotidiano a Beppe Grillo", ha detto oggi in un colloquio con il Corriere.

"Sia chiaro: Avvenire non è la Pravda, e questo è un bene", spiega ancora Galantino, "Né tocca a me dire a chi e come fare le interviste. Ma parlando delle affinità tra cattolici e M5S, si sarebbe dovuto dar conto anche delle posizioni del Movimento di Grillo su temi sensibili per noi e sui quali siamo invece molto lontani: se non altro per non facilitare letture e fraintendimenti su collateralismi futuri o futuribili tra la Chiesa e loro".

Insomma, qualche punto di contatta tra Cinque Stelle e Chiesa ci sarà pure - come è normale che sia -, ma non bisogna dimenticare le differenze. "Non è che si possano fare sconti a Grillo, e sostenere che siamo su posizioni coincidenti per tre quarti", sostiene ancora il segretario Cei, "E il quarto su cui non lo siamo? Sui poveri siamo così d'accordo? Poveri sono anche i rifugiati che arrivano in Italia. E non mi sembra che su questo i Cinque Stelle siano in sintonia con la Chiesa. Non ci si può dire d'accordo con uno che rispetta sei comandamenti su dieci. Va messo in rilievo anche quanto ci divide dal M5S.

Questo è un servizio ai nostri lettori".

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