Cronache

Quelle teorie assurde degli ambientalisti radical chic

Da Grillo che propose un parco giochi al posto dell'Ilva a Pratesi (Wwf) nemico della doccia

Quelle teorie assurde degli ambientalisti radical chic

Le parole del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani contro gli «ambientalisti radical chic», segnano un punto di svolta nell'ambientalismo nostrano permeato da una visione ideologica a senso unico e incapace di approcciarsi a un tema tanto importante quanto delicato senza paraocchi. Intervenendo a un'iniziativa di Italia Viva, Cingolani ha affermato: «Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici: loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato».

Nonostante Cingolani non abbia fatto nomi, in questi anni sono numerose le personalità che hanno avanzato proposte tanto assurde quanto pericolose anche se, in alcune occasioni, il confine tra l'ideologia e il ridicolo è molto labile. Capofila dell'ambientalismo radical chic non può che essere Greta Thunberg, l'enfant prodige svedese qualche anno fa ha deciso di attraversare l'Atlantico in barca a vela per un viaggio dal Regno Unito a New York durato quasi quattordici giorni. Il motivo? La Thunberg si rifiuta di prendere aerei perché dannosi per l'ambiente.

Se viaggiare in aereo è vietato per non inquinare, c'è chi, come Beppe Grillo, propose una soluzione semplice per risolvere i problemi dell'Ilva: «Non va chiusa ma trasformata in un parco», come non averci pensato prima! Eppure le proposte grilline sull'ambiente dovevano essere piaciute a Taranto giudicando da quasi il 48% di consensi alle politiche del 2018.

In casa Cinque Stelle non mancano le proposte sull'ambiente come i «navigator» per i cinghiali, ovvero gli «ausiliari per il controllo faunistico», figura prevista in una proposta di legge in commissione Agricoltura alla Camera e firmata dal grillino Filippo Gallinella. D'altro canto, la massiccia presenza di cinghiali nella Roma amministrata da Virginia Raggi è emblematica, anche se la prima cittadina romana ha presentato un esposto in procura contro la Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti poiché «la presenza massiccia e incontrollata di cinghiali in città è conseguenza della mancata previsione e/o attuazione da parte della Regione Lazio di efficaci piani di gestione.

Impossibile non citare l'ex ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, colui che si scrive i libri da solo, che durante una puntata di Tg2 Motori, in auto con Maria Leitner, affermò: «Avanti con l'elettrico».

Quando la giornalista gli chiese quale automobile possedesse, dovette ammettere di avere appena acquistato una Jeep Compass diesel, uno dei modelli per i quali il governo aveva appena introdotto l'ecotassa.

Infine merita una menzione Fulco Pratesi, fondatore del Wwf Italia che ha ammesso di non farsi «la doccia da anni» poiché «mi lavo con la spugna sotto le ascelle e faccio il bidè. Non serve consumare tanta acqua» per poi prendersela contro i cimiteri: «bisognerebbe smettere di farli e lasciarsi divorare dagli avvoltoi».

Ma Pratesi lo perdoniamo perché è lui stesso ad ammettere «sono il perfetto esempio di radical chic, perché dovrei averne vergogna?».

Il problema sono tutti quei radical chic che non ammettono di esserlo e si sentono detentori della verità sui temi ambientali.

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