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Quell'intercettazione su Conte: "Presto una patrimoniale"

I grillini vogliono introdurre una patrimoniale sulla casa? La conferma arriverebbe da un'intercettazione tra Camillo Mezzacapo e Gianluca Bardelli, due avvocati coinvonti nell'indagine che ha portato all'arresto del grillino Marcello De Vito

Quell'intercettazione su Conte: "Presto una patrimoniale"

I grillini vogliono introdurre una patrimoniale sulla casa? La conferma arriverebbe dal quotidiano romano Il Tempo che ha pubblicato alcuni stralci di un'intercettazione tra Camillo Mezzacapo e Gianluca Bardelli, due avvocati coinvonti nell'indagine che ha portato all'arresto del presidente del consiglio comunale di Roma, il grillino Marcello De Vito.

Mezzacapo rivela a Berdelli che la costruttrice Paola Santarelli, sapendo che il governo Conte avrebbe introdotto questa ennesima tassa per 'fare cassa', era entrata in contatto con banchieri del calibro di Carlo Messina (amministratore delegato di Intesa SanPaolo) e il capo di Unicredit per create un nuovo fondo, una sorta di contenitore diviso in varie appettibili per gli investitori dei beni immobiliari pubblici. "Gira la voce che dovranno fare questa patrimoniale…immobiliare e quindi lei voleva proporre e mettere insieme le energie migliori, aveva parlato con l’A.D, di Unicredit, Messina cosa e eccetera per..invece di mettere questa patrimoniale sulle case dal 4 al 7% di fare dei fondi immobiliari e…e invitare a comprare le quote invece di pagare la tassa…", si legge nei brogliacci relativi alla telefonata tra Mezzacapo e Bardelli. Il problema per il governo è trovare le coperture per i 24 miliardi di clausole di salvaguardia che arriverebbero dalle dismissioni immobiliari (pari a 20 miliardi) che il governo si è impegnato con Bruxelles ad attuare. I due, poi, continuano a parlare della situazione politica nazionale dicendosi sicuri che il governo durerà fino al 2020.

Un problema per il loro amico "Marcello" (De Vito ndr) il cui mandato in Campidoglio scade nel 2021. Se così fosse, per lui, sarebbe impossibile candidarsi come parlamentare, a meno che non presenti le dimissioni da consigliere.

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