"Dopo una lunga e tormentata discussione, il gruppo ha stabilito che l'unica strada fossero le nostre dimissioni. Ecco perché provo una profonda tristezza, adesso: non solo per le modalità che ci costringono a una decisione così straziante, almeno per me, ma perchè questa storia si conclude nel peggiore dei modi". A dirlo, con un'intervista a Repubblica, è Valeria Baglio, presidente dell'assemblea capitolina commentando il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco di Roma Ignazio Marino.
"Non parlerei di palcoscenico, ma di confronto in Aula, una soluzione che io auspicavo perché resto convinta che il dialogo sia un valore da preservare, sempre. Ci sarebbe stato, se Marino non avesse ritirato le dimissioni", spiega Baglio. "Solo dopo, noi consiglieri del Pd insieme a Orfini, quindi al partito nazionale, siamo arrivati a questa scelta tanto sofferta. Purtroppo non ci sono più le condizioni". Su Marino dice:"Quando l'ho chiamato per sapere se fosse vero: siccome le agenzie sostenevano che noi stavamo per dimetterci, lui ha deciso di giocare d'anticipo. Però, ripeto: per me passare dall'aula sarebbe stata comunque la soluzione migliore, pure per rispetto degli elettori". Con Renzi, sottolinea, "fino all'ultimo ho sperato che ci fosse un dialogo. Io non ho mai chiuso la porta, il sindaco è un uomo del Pd, fa parte della direzione nazionale, ma forse non mi sono noti fatti e circostanze che hanno imposto questo muro contro muro".
Per quanto riguarda l'operato del commissario Orfini, Baglio ammette:"Certo noi gli avevamo chiesto di non arrivare a questo punto, che ci avrebbe messo in difficoltà. Non so se si poteva fare di più, ma così è lacerante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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