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La rabbia degli ultimi tirati in ballo

El Shaarawy e Casale annunciano querele. Per la Procura i tre non risultano indagati

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Che sia stata vera censura o piuttosto un piano preparato nei dettagli, tutti i dettagli, Fabrizio Corona è riuscito ad assicurarsi un'altra vetrina, stavolta sull'ammiraglia Mediaset. I nomi fatti all'inviato di Striscia sono però di dominio pubblico già di primo mattino, perché il sistema Corona è chiarissimo: media nuovi e tradizionali utilizzati a specchio per ingigantire l'eco delle sue rivelazioni.

Finora ci ha preso con Fagioli e Tonali, mentre Zaniolo nega e chiede di essere sentito subito dai magistrati. Su Zalewski pare che le prove le abbia solo Corona, la Procura di Torino non lo ha infatti ancora indagato, così come non lo ha fatto con Stephan El Shaarawy, Federico Gatti e Nicolò Casale. Secondo Corona, Casale sarebbe quello nei guai più di tutti, però al momento è anche l'unico che attraverso il suo legale ha reagito, annunciando querela. «Accuse false e calunniose, Nicolò Casale non ha mai scommesso su competizioni sportive», dice l'avvocato Furgiele. E in serata anche i legali di El Shaarawy, Uslenghi e Venturi Ferriolo, avvisano: «Poche parole chiare: Stephan El Shaarawy e le scommesse, di qualunque tipo, non hanno niente da spartire. Non ha mai scommesso né gli è mai interessato farlo».

Altri 3 nazionali finiti nel tritacarne mediatico, mentre Fagioli prova faticosamente a uscirne. È uscito da Instagram, ma prima ha postato un messaggio velenoso contro chi dice lui ha scritto solo falsità. Dimentica, il giocatore della Juventus, che tutto quanto è stato pubblicato è il frutto delle sue confessioni al procuratore Chiné, grazie alle quali se l'è cavata con 7 mesi di squalifica.

È Fagioli che spiega come avesse accumulato fino a 3 milioni di debiti, come ne ripagasse una parte acquistando Rolex (peraltro nello stesso negozio di Milano di cui era cliente anche Tonali), come la madre gli avesse bloccato il conto corrente e come lui fosse costretto a chiedere soldi in prestito ai compagni, fra cui anche Gatti (40 mila euro). Nel frattempo, i malavitosi minacciavano di spaccargli le gambe e lui piangeva in panchina, dopo la sostituzione di Allegri contro il Sassuolo.

Ieri Fagioli si è allenato con i compagni alla Continassa e così sarà fino allo scadere della squalifica (18 maggio 2024) e questo è importante per il fisico. Alla testa provvederanno i terapeuti. La Juventus gli resterà vicino e questo sarà fondamentale sul piano umano. Anche il Newcastle si è detto pronto ad aiutare e aspettare Tonali, che rischia una pena più pesante, un anno vero più il periodo di rieducazione, se sarà confermato che ha scommesso anche sulle partite del Milan, come trapelato dalla Procura federale, che ha ascoltato Tonali addirittura domenica scorsa.

Antonio Esposito, l'ex calciatore dell'Inter ai tempi del Triplete (ragazzo della Primavera più volte aggregato alla prima squadra) conferma di avere riconosciuto in uno dei video pubblicati da Corona, la voce dello zio, 59enne pregiudicato napoletano, ma nega di avere organizzato addirittura una bisca clandestina. «Chiedete a lui perché dice queste cose e in ogni caso, io non sono indagato».

È proprio per le parole di questa talpa che Corona ha coinvolto con le sue accuse Zaniolo e la mamma Francesca Costa. Antonio Esposito, 33 anni, ha avuto una carriera inferiore alle aspettative per due brutti infortuni alle ginocchia.

Oggi gioca nel Finale Ligure (categoria Eccellenza) ma è molto amico di Zaniolo e ha vissuto anche al suo fianco durante l'esperienza romana.

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