Il rapper suicida: "Non vado in guerra"

Il gesto anticipato da un video social: "Io e la mia protesta nella storia"

Il rapper suicida: "Non vado in guerra"

Dopo l'editto di Putin con tanto di chiamate alle armi e arruolamenti di massa, centinaia di migliaia di persone si sono ammassate ai confini russi per lasciare il Paese ed evitare il coinvolgimento diretto in una guerra che non sentono affatto la loro. Dopo le immagini delle lunghe code che hanno fatto il giro del mondo, lo Zar deve incassare un altro colpo pubblico, ancora più tragico. Il rapper russo Ivan Petunin, in arte «Walkie», si è suicidato pur di evitare una possibile coscrizione e lo ha fatto dopo diversi messaggi social che annunciavano l'estremo gesto.

La notizia è diventata virale sui social e ha provocato un'ondata di choc e indignazione. «Non sono pronto a uccidere. Non posso prendere sulla mia anima il peccato di omicidio e non voglio. Non sono disposto a uccidere per alcun ideale», ha spiegato Petunin in un video pubblicato su telegram poco prima di togliersi la vita. Da Krasnodar, nel Caucaso russo, un centinaio di chilometri a est della Crimea, Ivan ha argomentato la scelta estrema.

«Ho scelto di rimanere per sempre nella storia come un uomo che non ha sostenuto quello che è successo. Non sono pronto a prendere le armi e uccidere membri della mia stessa specie», ha detto, aggiungendo che il suicidio è «un modo per esprimere la mia estrema protesta», annunciando che una volta pubblicato il video lui non ci sarebbe più stato.

Eppure al momento Ivan non era in procinto per essere arruolato. A causa di problemi di salute, aveva ottenuto un esonero provvisorio dal servizio militare. Il ragazzo, 27 anni, si stava sottoponendo a cure neuropsicologiche, fatto che potrebbe aver accentuato in qualche modo l'istinto suicida. Ciononostante era convinto che prima o il richiamo alle armi sarebbe arrivato anche per lui, soprattutto dopo la mobilitazione ordinata da Putin che secondo il rapper (e non solo secondo lui) in breve sarebbe passata da parziale a totale. «Scelgo di rimanere per sempre nella storia, come un uomo che non ha sostenuto ciò che stava accadendo e ha protestato fino all'ultimo», ha spiegato Petunin.

Il corpo del giovane è stato trovato, poco dopo la pubblicazione online del video, vicino a un edificio di più piani in via Kongressnaya, a Krasnodar da cui il rapper si sarebbe lanciato.

Nei giorni scorsi è diventato virale sui social il video di un uomo che si è dato fuoco in una stazione ferroviaria a Ryazan, anche in questo caso per evitare una possibile chiamata alle armi che lo avrebbe portato a combattere in Ucraina. Se Putin sembra sempre più convinto della sua folle linea bellica, tante piccole crepe stanno aprendosi nella società civile russa. Anche con gesti estremi e senza ritorno.

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