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"Recovery sovrastimato e misure indefinite". La manovra non regge

Per l'Ufficio parlamentare di Bilancio il ddl non sta in piedi. A rischio le stime sul debito

"Recovery sovrastimato e misure indefinite". La manovra non regge

La manovra di bilancio, nel contesto di forte incertezza sul fronte dell'evoluzione della pandemia e del quadro macroeconomico, si presenta come un coacervo di misure indirizzate a diverse finalità condivisibili ma senza un sottostante disegno di politica di bilancio ben delineato». La manovra è blindata. Il passaggio nella commissione Bilancio ha definito anche i dettagli e oggi il testo approda all'Aula della Camera, gravato dal giudizio negativo dell'Ufficio parlamentare di Bilancio, autorità di controllo delle politiche economiche guidata da Giuseppe Pisauro. Voce ascoltatissima a Bruxelles.

L'Upb passa in rassegna le misure per le imprese quelle per le famiglie. Pollice verso sull'unico accenno alla riforma fiscale. L'assegno unico, misura di razionalizzazione dei benefici per le famiglie. «Il beneficio netto medio» dell'assegno unico «risulterebbe di circa mille euro per famiglia. Si è tuttavia evidenziato il rischio che per una quota non trascurabile di famiglie i benefici attuali possano risultare maggiori di quelli derivanti dal nuovo assegno unico». A rimetterci sarebbero soprattutto le famiglie con figli maggiorenni.

La distanza tra Upb e governo si evidenzia poi nelle stime che riguardano i conti pubblici. «La battuta d'arresto che si delinea per questo trimestre è tale da ridurre l'effetto di trascinamento sul prossimo anno - e quindi la prospettiva di crescita - per almeno un punto percentuale». La crescita si fermerà quindi al 5% e non al 6% previsto dal governo e dallo stesso Upb.

Clima totalmente diverso, quindi, rispetto a quello che portò lo stesso ufficio a validare il quadro macroeconomico della Nadef. A rischio le stime (sottostimate) sulla crescita del debito a partire dal 2022. Al contrario, rischiano di essere sovrastimate le stime sulla «retroazione» cioè le entrate fiscali extra, effetto della crescita, delle politiche adottate dal governo e dei fondi Ue. Stime che «appaiono fondate su un quadro tuttora incerto sulla tempistica dell'utilizzo dei fondi europei e innestate su andamenti tendenziali, del Pil e dei conti pubblici, caratterizzati da grande incertezza».

La legge di Bilancio negli ultimi passaggi si è caricata di una serie di bonus. Compresi micro interventi dal valore minimo. C'è l'istituzione del Comitato per celebrazioni dell'ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe, finanziato con 1,3 milioni, il voucher di 50 euro per gli occhiali da vista. Tre milioni dal 2021 per i corsi di jazz nei licei musicali. Dieci milioni per lo stoccaggio di vini pregiati.

Un milione e mezzo per il Comitato organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo (2026), e 400 mila euro per euro per il Consiglio nazionale dei giovani. Tra gli emendamenti passati è spuntato anche un aumento delle revisioni per le auto di 9,95 euro. Una «boccata di ossigeno» per il settore, ha spiegato la Cna, visto che le tariffe erano ferme da 13 anni. Micromisure a parte il rischio segnalato dall'Upb è che la manovra sia inefficace.

E che le aspettative sul Recovery fund si rivelino eccessive.

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