
Marcello Minenna è un economista, ora assessore al Bilancio in Regione Calabria, già in Giunta a Roma con Virginia Raggi e ha conosciuto da vicino il M5s di Beppe Grillo. Ma, al Giornale, si presenta così: "Io sono quello che ha il compito di dare buone o cattive notizie, nel caso ci siano o meno le coperture per un progetto. Per il reddito di dignità, per come è stato presentato da Pasquale Tridico, i soldi non ci sono".
Insomma, il reddito di dignità non si può fare?
"Sono un tecnico, ho collaborato con il Pd, la Cgil, il M5s e ora con una giunta regionale guidata da Forza Italia. Sono stato chiamato a dare una mano su materie ostiche come quelle economico-finanziarie. Dopodiché, ho sentito questa proposta e non ci sono le risorse".
Il centrosinistra a guida M5s, in Calabria, vuole finanziare la misura con il Fondo Sociale Europeo.
"Capisco che si debbano fare le campagne elettorali, ma quando il presidente Occhiuto mi ha chiesto un giudizio tecnico sulla proposta gli ho dato la notizia che non si può fare. Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo, non si può usare come un bancomat, ci sono regole d'ingaggio che vanno rispettate e il Fse si può usare per lavoro, istruzione e welfare. Premesso, quindi, che non ci sono fondi cosiddetti liberi per effettuare un'iniziativa come presentata in campagna elettorale, bisogna dire che il presidente Occhiuto ha fatto una serie di cose importanti sui tre temi di cui parlavo. Abbiamo predisposto la possibilità di borse di studio, di iniziative a sostegno all'imprenditorialità, all'occupazione e alla stabilizzazione. Si tratta di iniziative già messe in campo, poi bisognerà aspettare il nuovo ciclo di programmazione, che però è di là da venire, quindi prima del 2028 è complicato ridiscutere le spese del Fse. Poi, ho sentito che viene citata una raccomandazione di tipo comunitario, che però si limita a dire che uno Stato dovrebbe dare un reddito minimo per fronteggiare la povertà, ma a livello nazionale e soprattutto in modo strutturale, non con un intervento pro tempore".
Tridico dice che dovreste studiare dal Veneto di Zaia.
"La misura del Veneto e anche quella della Puglia sono a tempo determinato, non c'entrano con la raccomandazione europea, ma soprattutto sono state varate in territori che sono più avanti dal punto di vista economico. In Calabria, di fatto, abbiamo cominciato con il presidente Occhiuto e in questo momento lo sforzo della Regione deve essere volto a creare valore aggiunto, attrazione turistica, sviluppo imprenditoriale. Noi ora dobbiamo occuparci di continuare a far sviluppare la Calabria, di metterla al pari delle altre regioni. Bankitalia ha pubblicato un report in cui dà ragione alle politiche che abbiamo fatto. Solo nel primo trimestre del 2025 abbiamo portato tremila occupati in più. Il modello di governance è quello della spesa pubblica buona".
Il candidato del centrosinistra ha parlato di "pseudoeconomisti" di Occhiuto. Come risponde?
"Mi dispiace che abbia personalizzato il mio commento. Sullo pseudoeconomista che posso dirle? Mi sono laureato in Bocconi e sono stato premiato come primo laureato del corso da Mario Monti, ho un master in matematica applicata alla finanza alla Columbia University di New York e ho tre abilitazioni scientifiche nazionali in politiche economiche, economia degli intermediari finanziari e matematica finanziaria"
Secondo lei cosa non ha funzionato con il Reddito di cittadinanza?
"Quando si fanno queste iniziative bisogna avere il pieno governo dei database, altrimenti le truffe sono dietro l'angolo. Questo ha riguardato il Rdc e il Superbonus. È fondamentale il controllo, creare un modello di vigilanza".
Come giudica la parabola del M5s?
"Mantengo un'amicizia con Beppe Grillo, sulle loro questioni interne non le so dire, ma ogni tanto lo sento e ci facciamo quattro risate"