Regionali, in Calabria torna l'ipotesi giallorossa

La candidatura di Callipo mette in crisi il M5s. Molti parlamentari non vogliono Aiello e preferirebbero appoggiare l'imprenditore del tonno. Zingaretti li aspetta a braccia aperte: “Facciamo un'alleanza larga e politica”

Regionali, in Calabria torna l'ipotesi giallorossa

La candidatura di Pippo Callipo alla presidenza della Calabria spariglia le carte e rispolvera la possibile alleanza tra Pd e M5s.

Oggi l'imprenditore del tonno ha ufficializzato la sua discesa in campo alla testa di una coalizione di cui farà parte anche il Pd. E infatti il segretario dem Zingaretti, pochi minuti dopo l'annuncio, si è affrettato a mettere il cappello sulla candidatura dell'ex presidente regionale di Confindustria: “Il Partito democratico lo sosterrà con il massimo impegno” e porterà avanti “un nuovo progetto per fermare le destre”.

La candidatura di Callipo ha letteralmente sconvolto il M5s. Il 're del tonno', fino a poche settimane fa, era in cima alla lista dei papabili vergata dai parlamentari pentastellati. Ma dopo il passo indietro dell'imprenditore – che in un primo momento aveva ritirato la sua disponibilità – i 5 stelle erano stati costretti a cambiare strada, fino ad arrivare all'ufficializzazione della candidatura di Francesco Aiello.

Il docente dell'Unical, però, nelle ultime ore è finito in una bufera politica a causa di una villetta semi-abusiva avuta in eredità dai genitori. Lo scandalo si è aggiunto a un altro episodio particolarmente imbarazzante: nel 2015 Aiello si era proposto come assessore nella giunta regionale guidata dal governatore del Pd Mario Oliverio, nemico giurato dei 5 stelle.

Il ritorno di Callipo ha perciò messo in fibrillazione tutto il Movimento. In queste ore parlamentari e portavoce stanno prendendo in seria considerazione l'idea di tornare sui propri passi e appoggiare l'imprenditore, malgrado questo voglia dire siglare un patto tacito con il Pd. Una sorta di alleanza giallorossa mascherata.

Il primo a fiutare il rischio di inciucio elettorale è stato il commissario della Lega Cristian Invernizzi, convinto che la scelta di Callipo “sia dovuta alla probabile sconfessione da parte del Movimento 5 stelle del candidato Aiello, e che quindi si vada verso riproposizione dell'alleanza tra Pd e M5s (di fatto o taciuta)”.

Il Movimento calabrese sembra sempre più tormentato, anche perché è chiaro a tutti che, senza un'alleanza con il Pd, il rischio è di non centrare nemmeno il quorum – fissato all'8% – per entrare in consiglio regionale. “Aiello non lo vuole più nessuno”, ammette un parlamentare grillino che preferisce l'anonimato.

Ci mette invece la faccia la deputata Federica Dieni, convinta che il Movimento debba valutare il possibile sostegno al 're del tonno': “Penso che tutte le decisioni debbano passare su Rousseau, anche l’eventuale sostegno al candidato Callipo, che oggi si è nuovamente proposto come candidato”.

Secondo diversi rumors, anche la sottosegretaria dei Beni culturali Anna Laura Orrico sarebbe disponibile a cambiare il candidato in corsa. D'altronde, la candidatura della stessa Orrico, alle Politiche del 2018, era stata sponsorizzata proprio da Callipo.

In casa pd non aspettano che un segnale di apertura. Zingaretti, nell'annunciare il sostegno all'ex presidente degli industriali, ha implicitamente invitato i 5 stelle a far parte di “un’alleanza vasta, civica e politica”. In realtà, non tutto il Pd è allineato alle posizioni del segretario. C'è una grande area del partito calabrese che fa ancora il tifo per il governatore in carica Mario Oliverio, il quale – a meno di clamorose sorprese – si ricandiderà contro il suo stesso partito. Per martedì prossimo, a Lamezia, è prevista l'inaugurazione della sede del suo Comitato regionale.

Non sembrano dunque esserci i margini per una ricomposizione pacifica. La deputata 'oliveriana' Enza Bruno Bossio ha infatti attaccato il segretario in modo diretto: “Un errore politico marchiano, quello che sta facendo Zingaretti è aberrante. Callipo è tutto tranne che un candidato civico. È qualcosa di veramente folle che il Pd sostenga la candidatura di un signore di 73 anni, un perdente, un antipolitico e che mai è stato a sinistra”.

Più o meno quel che sostiene il segretario provinciale del Pd di Cosenza, Luigi Guglielmelli:

"Zingaretti è evidentemente mal informato e mal consigliato sulla Calabria: la figura di Callipo infatti è storicamente legata alla destra calabrese".

Il quadro è in continua evoluzione e non sono esclusi altri colpi di scena.

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