Elezioni Regionali 2020

Regionali, grillini nel caos: "Ora basta, comportamento penoso"

Ancora dubbi sulle possibili alleanze con il Pd. Cresce l'ira della base: "Vaffa, è tutto appeso ai capricci di qualche consigliere regionale"

Regionali, grillini nel caos: "Ora basta, comportamento penoso"

Se l'emergenza Coronavirus è riuscita a placare i toni dello scontro politico tra maggioranza e opposizione, così non è stato per il Movimento 5 Stelle, ormai da mesi dilaniato da lotte interne e correnti contrastanti. In tutto ciò Vito Crimi non ha ancora dato l'impressione di assumere un comportamento da capo politico, dato che a fine maggio si terranno le elezioni Regionali e i grillini non sanno ancora cosa fare. In Liguria e in Campania è tutto aperto: soprattutto nella prima Regione il mare è agitato. Risale a ieri la sfuriata da parte di Ferruccio Sansa, il giornalista de Il Fatto Quotidiano che potrebbe puntellare un'intesa tra i pentastellati e il Partito democratico.

Il candidato in pectore dell'eventuale coalizione anti-Toti si è duramente sfogato per la situazione che si è venuta a creare: "Basta, o come diceva qualcuno: vaffa!". Nel mirino è finito il contesto giallo che è praticamente immobilizzato da non si sa cosa. O forse si sa: "È tutto appeso da settimane ai capricci di qualche consigliere regionale in cerca di conferma". E in tutto ciò i vertici del M5S hanno adottato un "comportamento francamente penoso" in quanto non hanno "il coraggio di dire ‘no’ e vogliono costringere l’odiato alleato Pd ad assumersi la responsabilità della scelta". Lui tiene molto a questa tornata elettorale poiché in gioco vi sono "il lavoro, lo sviluppo, l’ambiente e il turismo, la sanità pubblica, i trasporti e l’istruzione". Eppure al momento non esiste ancora una coalizione alternativa al centrodestra: "Non c’è un candidato. Soprattutto non si è parlato davvero dei temi che potrebbero dare alla Liguria un futuro diverso". I 5Stelle non sono dunque riusciti a dire basta "a questa melina infinita che guardava al proprio destino piuttosto che a quello della Liguria".

Costa in Campania?

Anche in Campania non c'è nulla di definito, ma almeno qui il Movimento si è dato da fare: Valeria Ciarambino ha fatto un passo indietro per lanciare Sergio Costa. La capogruppo M5S in Regione ha speso parole al miele per il ministro dell'Ambiente: "Mi sento di dire che c'è una persona più capace di me di parlare a tutti". Il possibile candidato grillino può vantare un apprezzamento da parte di Luigi De Magistris, che potrebbe esplicitare il proprio sostegno se la candidatura sarà sinonimo di "lavorare per convincere e vincere con candidature coerenti e credibili e con un programma finalmente costruito nell'interesse della popolazione campana".

Anche Sinistra Italiana, nella persona del segretario regionale Tonino Scala, non ha chiuso a tale ipotesi: ""Un passo avanti di notevole importanza nella vicenda delle prossime elezioni regionali, sia per la figura proposta sia per la generosità della rinuncia personale compiuta".

A spaccarsi è invece il Pd, la cui direzione generale al momento insiste su Vincenzo De Luca, ma si registrano diverse aperture al nome di Costa.

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