Coronavirus

La regola dei 4 metri. Febbre e sanificazioni restano le incognite

Formule ancora dubbie sulle procedure di sicurezza: obbligo o possibilità?

La regola dei 4 metri. Febbre e sanificazioni restano le incognite

Altra piccola grande rivoluzione, la riapertura praticamente completa delle attività commerciali su tutto il territorio nazionale. «Le attività economiche e produttive - si legge nella bozza - sono consentite a condizione che rispettino i contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di esercizio o in ambiti analoghi, adottati a livello nazionale». Le singole regioni possono adottare propri protocolli nel rispetto dei principi contenuti in quelli nazionali.

Naturalmente ci sarà una fase di adattamento da parte d esercenti e clienti alle nuove regole. Che per i ristoranti prevedono ingressi saranno contingentati per evitare assembramenti, il numero dei coperti sarà modulato in base alla regola del 4 (un cliente ogni 4 metri quadri), utilizzo della mascherina durante l'eventuale attesa, distanza di due metri tra un tavolo all'altro e tra i commensali «una distanza in grado di evitare le trasmissione di droplets» (ma non se si è conviventi). I camerieri dovranno indossare guanti e mascherine. Spariranno i buffet, i banconi, i menu cartacei.

Nei negozi si dovrà rispettare il distanziamento e per questo gli accessi saranno limitati in rapporto alla superficie del locale. Saranno previsti percorsi diversificati di ingresso e uscita. I commessi dovranno sempre indossare le mascherine e i guanti mentre per i clienti i guanti sono solo «consigliati». Dispenser di igienizzanti dovranno essere disponibili, soprattutto nei pressi nelle casse e degli schermi touch. I locali dovranno essere igienizzati almeno due volte al giorno e dovrà essere garantito un adeguato ricambio dell'aria. Nei negozi di abbigliamento i capi provati e non acquistati non dovranno essere sanificati ogni volta ma potranno essere prese particolari precauzioni. Gli orari potranno essere prolungati. Per i negozi e per i ristoranti ci potrà essere il via libera all'utilizzo di spazi aperti. Milano, ad esempio, ieri ha votato procedure semplificate «l'ampliamento delle occupazioni di suolo pubblico temporanee connesse ad attività di somministrazione di cibi e bevande e ad altre attività commerciali». Nei centri commerciali posti auto nei parcheggi dimezzati, niente ascensori (se non per i disabili). Mercati rionali recintati e con meno banchi. Ancora in dubbio l'obbligo di misurare la temperatura dei clienti. Il decreto potrebbe parlare di «possibilità».

I parrucchieri e i centri estetici lavoreranno solo su prenotazione e potranno essere aperti anche domenica e lunedì. Gli spazi, le postazioni e gli strumenti dovranno essere continuamente igienizzati. Le postazioni dovranno essere distanti tra loro almeno de metri.

Da evitare i trattamenti con il vapore se non in luoghi separati e arieggiati.

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