Se la lotta sindacale non basta più, allora forse "è venuto il momento di sfidare democraticamente Renzi". Il numero uno della Fiom, Maurizio Landini, ne è abbastanza convinto da dichiararlo in un'intervista al Fatto Quotidiano, dichiarando finita un'epoca e dicendosi pronto a mettersi in gioco.
"La maggior parte del Paese, quella che per vivere deve lavorare, non è rappresentata", dice Landini. E per questo non esclude di scendere in politica. Una possibilità su cui Renzi si è espresso subito, ricordando che non sarebbe certo la prima volta che un sindacalista fa un passo del genere e aggiungendo poi che se così facesse sarebbe "difficile pensare che tutte le manifestazioni non fossero propedeutiche alla entrata in politica".
Il presidente del Consiglio è anche convinto che la scelta di lasciare il sindacato sia arrivata più dalla Fiom che da Landini. Il segretario avrebbe preso atto di una sconfitta e starebbe cercando di riciclarsi nell'agone politico. "Un impegno scontato".
"Il progetto Marchionne ora sta partendo, la
Fiat torna a fare le macchine e dei lavoratori che dovevano scioperare solo 4 su 1400 l'hanno fatto". E dunque quella che si è prospettata a Landini è una sconfitta che non poteva che portare al "bisogno di cambiare pagina".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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