Cento punti. Tanti ne conta il programma elettorale del Partito democratico che ha presentato oggi Matteo Renzi a Bologna.
Cento punti per rivendicare i provvedimenti del suo governo - e di quello a guida Gentiloni - e soprattutto per fare nuove promesse. "Non partecipiamo alla competizione a chi la spara più grossa, a chi lancia la proposta più dispendiosa, a chi si inventa l'idea più mirabolante", ha assicurato l'ex premier, "La nostra promessa è una: non fare promesse".
Poi però dall'Opificio Golinelli snocciola le sue di promesse. Sotto forma di "cento piccoli passi": "Quelli promettono il reddito di cittadinanza da dare forse con i soldi del monopoli, noi cento piccoli passi avanti per l'Italia, cento impegni realizzabili partendo da cento cose che abbiamo fatto", ha detto Renzi presentando il suo programma.
Il primo punto toccato dal segretario Pd, però, è quello dei vaccini obbligatori: "Noi proponiamo un patto: smettiamo di parlare di vaccini in campagna elettorale. In cambio voi smettete di mettere in forse l'utilità dei vaccini", ha detto, "È in corso un dibattito allucinante sui vaccini dove Salvini, in una strana corrispondenza d'amorosi sensi con la Raggi, ha messo in discussione la legge sui vaccini".
E poi il reddito di cittadinanza: "Noi diamo incentivi per assumere.
Il reddito di cittadinanza è un incentivo per licenziare", sostinee, "Quelli lanciano per aria proposte inaudite e assurde, fanno il reddito di cittadinanza coi soldi del Monopoli, noi proponiamo 100 piccoli passi in avanti per l'Italia, 100 piccole cose concrete, impegni realizzabili. Ma lo facciamo partendo da 100 cose che abbiamo fatto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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