Renzi dice addio al Pd. Zingaretti: "Che errore"

"Un errore dividere il Pd, specie in un momento in cui la sua forza è indispensabile per la qualità della nostra democrazia. Ci dispiace". Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, sull'addio ai dem di Matteo Renzi

Renzi dice addio al Pd. Zingaretti: "Che errore"

"Un errore dividere il Pd. Ci dispiace". Questo, in estrema sintesi, il commento del segretario dem Nicola Zingaretti all'annuncio di Matteo Renzi della sua uscita dal partito. Zingaretti - che nei giorni scorsi aveva fatto di tutto per scongiurare l'ipotesi di uno "scisma" - ha replicato sui social al post pubblicato in mattinata dall'ex premier in cui quest'ultimo parlava di "nuova strada da percorrere, passo dopo passo", offrendo "idee per l'Italia di domani": "Ci dispiace. Un errore. Ma ora pensiamo al futuro degli italiani, lavoro, ambiente, imprese, scuola, investimenti. Una nuova agenda e il bisogno di ricostruire una speranza con il buon governo e un nuovo Pd", scrive su Twitter il governatore della regione Lazio.

Contemporaneamente, su Facebook, Zingaretti ha aggiunto l'inciso "specie in un momento in cui la sua forza è indispensabile per la qualità della nostra democrazia". Riferimento indiretto al governo Conte che rischia di uscire indebolito dall'ultima mossa del senatore fiorentino, il quale dà ai suoi sostenitori appuntamento alla Leopolda.

La kermesse, in programma tra il 18 e il 20 ottobre, sarà forse l'occasione giusta per svelare qualcosa di più sulla nuova creatura politica renziana, a partire dal nome (che ancora non si conosce).

Sta di fatto che ora sono cinque i partiti di (centro)sinistra in Italia: Pd, Leu, Renzi, Calenda e Possibile (il movimento di Civati). Una frammentazione di cui Renzi, conoscendolo, proverà ad approfittare per ribaltare le sorti della sinistra (e del Paese).

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