Adesso fa pure la morale. Non contenta della disastrosa riforma che porta il suo nome e dei pasticci sugli esodati, l'ex ministro Elsa Flornero torna a gongolare lodando i "Mille giorni" del premier Matteo Renzi e assicurando che il modello cui lei stessa aspirava era proprio quello tedesco: "Era il nostro obiettivo, il traguardo al quale volevamo arrivare - spiega in una intervista al Mattino - perché la Germania «in termini di occupazione rappresentava, e rappresenta in parte anche ora, una delle migliori pratiche in Europa".
L'insuccesso del governo Monti, a sentire l’ex ministro del Lavoro, è dovuto all'impazienza degli italiani. "Le riforme - spiega - richiedono sacrifici nell’immediato con la ragionevole speranza che nel breve termine ci siano risultati a beneficio della società". Ora la Fornero si mette anche a fare le pulci all'attuale governo sottolineando col pennarello rosso gli strafalcioni contenuti nel Jobs act, "aspetti contraddittori" che a suo dire necessitano di "una sintesi più equilibrata". Tra le critiche mosse dall'ex ministro c'è anche la "scelta molto radicale" di liberalizzare "al massimo il contratto a tempo determinato". "Oggi - spiega - gli imprenditori possono ricorrere a questo contratto a proprio piacimento e se si fa la scelta di favorire al massimo il tempo determinato, non si può affermare la superiorità del contratto a tempo indeterminato, anche se a tutele crescenti".
Con Renzi la Fornero concorda nel rilevare che in Italia troppi frenano sulle
riforme. "Io l’ho capito da ministro, le riforme le interpretiamo ancora come un fatto taumaturgico che arriva dall'esterno: il governo impacchetta la riforma, il parlamento l'approva e tutti stiamo subito meglio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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