I sondaggi lo dicono chiramente e i fatti di Macerata, forse, non faranno che aumentare la tendenza: per gli italiani che si preparano al voto il tema più importante è l'immigrazione. Considerato un problema più impellente rispetto alle condizioni del lavoro, alla disoccupazione o alle tasse.
Un recente studio condotto da Ixè, come riporta la Stampa, fa emergere come tra i giovani italiani tra i 18 e i 34 anni il 40% di questi chieda limiti "severi" all'immigrazione. Un dato di per sé già significativo, cui però va aggiunto anche iun 25% che non si nasconde nel volere una netta chiusura dei porti. Sommando le due percentuali, si arriva al 65% degli elettori "giovani" schierati contro le migrazioni di massa contro un misero 35% favorevole alla piena integrazione.
"Tra le fasce di età più anziane questi numeri aumentano - spiega Roberto Weber, presidente di Ixé - le persone tendono ad avere ancora più diffidenza verso gli stranieri". A incuriosire, però, è come anche l'elettorato normalmente "di sinistra" ritenga questo tema scottante, tanto da considerare possibile una "migrazione" elettorale verso la destra. "Fino a qualche anno fa - spiega Weber alla Stampa - gli elettori di centrosinistra erano piuttosto estranei a questo sentimento di paura. Ora è tutto cambiato: la paura dell’immigrato è entrata nella carne viva anche dell’elettorato del Pd.
I numeri attuali della Lega di Salvini si spiegano in larga parte con la lunga campagna che è stata condotta sul tema dell’immigrazione". E il Pd sull'immigrazione continua a perdere voti, nonostante le politiche messe in campo da Marco Minniti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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