Il River Plate apre il suo stadio ai disperati rovinati dalla crisi

Il «Monumental» diventa un immenso centro di raccolta «Ci danno una speranza». Sfida lanciata al Boca Juniors

Il River Plate apre il suo stadio ai disperati rovinati dalla crisi

San Paolo È il calcio che vorremmo vedere in scena tutti i giorni, dove non perde nessuno ma tutti vincono, il calcio che si dimentica del business per mettere mano semplicemente al cuore. La lezione stavolta arriva dall'Argentina e da quel River Plate, al primo posto della classifica di tutti i tempi della Primera División con il record di vittorie, punti e gol segnati e nel 2018 campione del Sudamerica per la quarta volta. E adesso anche di solidarietà. In questi giorni di freddo pungente - con temperature registrate nella capitale Buenos Aires vicine allo zero, la squadra dell'allenatore Marcelo Gallardo ha aperto le porte del suo stadio simbolo, l'Antonio Vespucci, più conosciuto come il Monumental, a centinaia di senza tetto a rischio di morte per il gelo.

L'iniziativa, resa possibile grazie alla preziosa collaborazione dell'associazione di volontariato Red Solitaria, ha trasformato lo stadio in un gigantesco centro di raccolta. È arrivato di tutto e tutto prezioso per questa fascia della popolazione dimenticata dalle istituzioni e dal governo e aumentata negli ultimi mesi a causa della grave crisi economica argentina. Nell'ultimo anno il boom dei senza tetto ha sbancato le statistiche con 8mila persone finite in strada per aver perso la casa a causa dell'inflazione e 20mila che rischiano nei prossimi mesi di fare la stessa fine. Cappotti, coperte, maglioni, pasti e bevande calde hanno rappresentato un'oasi di umanità per questo esercito di invisibili e disperati che nella capitale ha una vita sempre più difficile. E così lo stadio si è trasformato in un dormitorio accogliente dove la parola d'ordine è stata una sola: aiutare.

Juan Carr, responsabile di Red Solidaria, ha spiegato alla tv argentina che quando le temperature sono inferiori ai 5 gradi «il rischio di morte per ipotermia è alto» come hanno dimostrato nelle ultime settimane tre decessi a causa del freddo tra Buenos Aires, San Nicolás e Jujuy. «Quando in queste notti vedi persone che dormono per strada - questo il messaggio di Carr ai suoi concittadini - è obbligatorio chiamare i numeri dell'assistenza sociale per prestare attenzione immediata alle persone che non hanno un posto dove dormire». Ma il River Plate, grazie alla sensibilità del suo presidente Rodolfo D'Onofrio, di origini italiane, ha fatto molto di più con l'apertura dei suoi cancelli. E adesso ci si aspetta che anche altre squadre a, partire dallo storico rivale Boca Juniors, possano compiere un gesto simile per ridare speranza ad un paese intero che si incammina alle prossime presidenziali con il cuore in gola.

Dentro il Monumental ci sono i senza tetto storici come Santiago Amestoy che ricorda a tutti come «è durissimo vivere in strada», ma anche i nuovi arrivati come Javier Arias e i suoi sette bambini che divorano la pizza offerta

dagli organizzatori. E Daiana Montalbo che dopo aver perso un lavoro da lavapiatti si è ritrovata in strada con la figlia. «Qui ci hanno dato coperte ma soprattutto ci hanno regalato una cosa che non ha prezzo: la speranza».

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