Politica

Roma dedica una via ad Almirante Scoppia la polemica: «Una vergogna»

Meloni esulta su Twitter, critica la Comunità ebraica. E il sindaco Raggi cade dalle nuvole: «Non ne sapevo nulla». Pd assente al voto

Vincenzo Pricolo

A trent'anni dalla scomparsa Giorgio Almirante, leader del Movimento sociale italiano prima dal 1947 al 1950 e poi dal 1969 al 1987, divide ancora. E non potrebbe essere altrimenti. Ieri ad Almirante, l'uomo che traghettò la destra italiana dal fascismo alle istituzioni repubblicane, il Consiglio comunale di Roma ha deciso di intitolare una via, approvando una mozione presentata da Fratelli d'Italia con il voto favorevole di M5s, Fdi e Lista civica con Giorgia Meloni.

La destra esulta con orgoglio e la sinistra, per una volta perfettamente allineata con la Comunità ebraica, si indigna. Ma il bersaglio degli attacchi del Pd, di Leu e dei rappresentanti degli ebrei romani non è tanto la destra della Capitale, che ha concluso vittoriosamente una sua annosa battaglia, quanto i Cinquestelle, senza i cui voti il via libera alla proposta non sarebbe stata possibile. E pensare che la sindaca pentastellata Virginia Raggi è stata colta in contropiede dalla decisione dell'assemblea del Campidoglio. Appresa la notizia mentre era negli studi di Porta a porta, la Raggi ha commentato: «Mi sorprende. Il sindaco prende atto della volontà dell'aula, che è sovrana come il Parlamento». Per poi aggiungere: «Se condivido? Se l'aula ha votato favorevolmente è perché i consiglieri M5s si sono determinati in questo senso. Quindi assolutamente sì».

I grillini hanno sorpreso la loro sindaca, quindi. Tanto quanto hanno sorpreso la sinistra e la Comunità ebraica, almeno viste le reazioni.

Queste le parole di Stefano Fassina, consigliere comunale di Leu: «In un'aula vuota per l'abbandono di Sinistra per Roma e del Pd che intendevano denunciare l'indisponibilità della sindaca a riferire sulla vicenda stadio il gruppo M5s ha sostenuto la mozione di Fdi per intitolare una via della città di Roma a Giorgio Almirante. È un atto grave, una ferita alla nostra città». E nella nota della Comunità ebraica si legge: «Una vergogna. Chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene, non merita una via». Per il deputato pd Luciano Nobili «il M5s getta la maschera».

Scontati i commenti dei proponenti. Su Twitter la Meloni scrive: «La Capitale renderà finalmente omaggio ad uno degli uomini più importanti nella storia della destra e della politica italiana.

Un risultato storico di cui siamo fieri e orgogliosi».

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