Patricia Tagliaferri
Roma Una querela tira l'altra, in una guerra senza esclusione di colpi tra M5S e Pd. All'attacco frontale del premier Matteo Renzi che l'ha accostata a Mafia Capitale, l'assessore all'Ambiente Paola Muraro risponde querelandolo per diffamazione. E a sua volta il Partito democratico querela la sindaca Virginia Raggi, che alle accuse del presidente del Consiglio aveva replicato: «Noi non siamo il Pd».
Le indiscrezioni degli ultimi giorni sulla sua relazione sentimentale con l'ex dg Giovanni Fiscon, sotto processo per corruzione nel processo romano, avevano già sfiancato la Muraro, sulla quale la Raggi continua a scommettere nonostante sia indagata per abuso d'ufficio e per reati ambientali, creando molti malumori nel M5S. Poi è arrivata inaspettata l'offensiva del capo del governo, che ha usato la sua vicenda per dimostrare la doppia morale grillina («In fondo la svolta della Raggi è stata dare la gestione dei rifiuti a una donna collegata totalmente a Mafia Capitale»). Un «indebito accostamento», per la Muraro, che ieri ha spedito uno dei suoi legali in Procura a depositare una querela contro Renzi e altre nei confronti di chi ha «speculato sulla sua vita privata». Addio diplomazia. La questione romana, dopo il no alle Olimpiadi, ha definitivamente travalicato i confini locali. E infatti ieri Beppe Grillo e Davide Casaleggio erano nella capitale per un super vertice con direttorio e parlamentari pentastellati, a dimostrazione di un asse Genova-Milano sempre più rafforzato per cercare di placare le polemiche interne che stanno lacerando i Cinque Stelle. Un confronto allargato necessario per serrare le fila del movimento dopo lo strappo di Federico Pizzarotti e l'affaire Muraro, fonte di crescente preoccupazione per i big Cinque Stelle anche per l'ostinazione con cui la Raggi difende il suo assessore. La sindaca ha anche dribblato le domande di chi le chiedeva di un eventuale interim all'Ambiente al neo assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, nel caso la questione Muraro precipitasse. «Questa cosa non mi risulta», ha detto la sindaca, che a un eventuale piano d'emergenza non può non aver pensato, stretta com'è dall'inchiesta della Procura che procede spedita e la commissione parlamentare Ecomafie che in settimana ha in programma nuove audizioni. In attesa dell'audizione di domani in commissione parlamentare antimafia, la Raggi ha annunciato che, verificando gli «sprechi» nei conti di Roma Capitale, il Campidoglio ha trovato nove milioni da destinare all'assistenza sociale dei municipi.
Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa dalla quale, alla faccia della trasparenza grillina, sarebbero stati esclusi alcuni giornali «scomodi». Ne è nata una polemica che l'ufficio stampa ha cercato di smorzare: «Inviti inoltrati attraverso la solita mailing list».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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