Un anno di Trump: un trionfo. E ha zittito gli invidiosi

Un anno di Trump: un trionfo. E ha zittito gli invidiosi

Tutti coloro che hanno sempre dato segni di allergia isterica soltanto a sentir nominare Donald Trump, oggi nell'anniversario del primo anno alla Casa Bianca - sono costretti ad ammettere che quest'uomo dichiarato pazzo e intollerabile non solo ha fatto qualcosa di buono, ma anzi non ne ha sbagliata una, con l'economia che vola conquistando posti di lavoro. Il primo anno di Donald si chiude dunque con risultati sbalorditivi di cui non hanno beneficiato i ricchi (come ha sempre sostenuto la sinistra) ma proprio il ceto medio e i lavoratori che lo hanno eletto.

Ma l'evento che celebriamo oggi non è più il suo trionfo, ma l'ammissione degli allergici. È lo stesso copione già visto in Italia con Berlusconi, Craxi e Cossiga e chiunque non sia stato legittimato dal rito del politicamente corretto. In America Bill Clinton ha preso a calci il libro della moglie Hillary dandole dell'idiota per non aver capito il suo Paese, mentre in Italia assistiamo allo scambio di legnate in pubblico fra i vecchi pupi Eugenio e Carlo, Scalfari e De Benedetti, che si accusano a vicenda di aver fatto fallire la missione storica di Repubblica.

È la rovinosa rotta della sinistra permalosa e supponente che scende in disordine le valli da cui aveva lanciato mille arroganti offensive. Noi registriamo con gioia: hanno sbagliato tutto senza capire nulla, sia sull'una sia sull'altra sponda dell'Atlantico. La guerra mondiale ideologica è finita, uno a zero e palla al centro.

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