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Salvini avvia la rivoluzione: come cambierà la Lega

Da via Bellerio il nuovo corso leghista, probabile il commissariamento delle strutture federali

Salvini avvia la rivoluzione: come cambierà la Lega

Se la Meloni ritiene di capeggiare i sovranisti italiani non ha fatto i conti con il leader nazionale dell’euroscetticismo italico. Non basta dichiararsi critico, occorre rimodulare anche l’organizzazione interna. Se la Lega sarà un nuovo partito, per inglobare gli scontenti esterni, non è ancora detto ma certamente la settimana darà inizio ad un nuovo corso. Per esser veri sovranisti si dovrà rivoluzionare anche l’organizzazione e rendere il partito un partito sovranista anche rispetto alla struttura.

Domani il consiglio federale non dovrebbe esser una comune convocazione dell’organismo, Salvini ritiene di avviare da subito un adeguamento interno per prepararsi a correre da solo anche per le future elezioni politiche. Voce non smentita neanche dall’ex governatore della Lombardia, Roberto Maroni, secondo il quale l’appuntamento che aprirà la settimana genererà il commissariamento di tutte le strutture federali.

Per l’ex segretario della Lega Nord, Salvini fa sul serio e dopo aver cambiato “i colori sociali”, dal verde al blu, avvierà anche la rivoluzione interna. Per “Bobo” la Lega sempre più propensa a garantirsi l’autonomismo politico pur se i numeri per governare le Regioni non possono non tener conto della salda alleanza con i partiti del centrodestra. Nei mesi scorsi si parlò di una riconsiderazione di un partito unico per accogliere gli scontenti del quadro nazionale, una sorta di nuovo Pdl senza l’annessione degli alleati (come invece fece Berlusconi per fronteggiare elettoralmente la nascita del Pd). Il nuovo partito dovrà esser realmente sovranista e con un nuovo logo pur se molti non vorrebbero perdere là riconoscibilità del marchio Lega.

Per Maroni le Europee sarebbero troppo imminenti per concretizzare tutto ma il percorso sarebbe ormai chiaro.

Da una parte il Pd, dall’altra i calanti Cinque Stelle e nel mezzo il partito unico dei veri sovranisti, incarnato dall’attuale Lega salviniana, con i forzisti e la destra pur se la Meloni, assieme ai Conservatori, tenti di crearsi uno spazio tra i sovranisti europei pur se in Italia sarebbe ormai già occupato dagli ex del carroccio.

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